Armillei, Alba
Alba Armillei è stata una parrucchiera romana famosa per i suoi chignon decorati
Alba Armillei (1934) era una parrucchiera romana, conosciuta per le sue pettinature costruite, i suoi chignon decorati di fiori e pennacchi. Il suo salone si trova dal 1964 in via Condotti, ma Alba ebbe grossa notorietà anche a Porto Rotondo quando, all’inizio del decennio ’70, negli anni più mondani del villaggio costruito da Nicolò e da Luigino Donà dalle Rose sulla Costa Smeralda in Sardegna, aprì, insieme alla sorella Francesca, un salone di bellezza.
Tra i clienti del suo negozio: Doris, Durante, Elsa De Giorgi e una giovane Lucia Bosé. Ma anche Audrey Hepburn a Jacqueline Kennedy, l’Imperatrice Soraya, la regina Federica di Grecia e anche la top model Veruschka.
Per 11 anni, dal ’67 all’81, Alba ha collaborato alle sfilate di Irene Galitzine, Emilio Pucci e Valentino. Per Valentino, ha curato i look di 44 sfilate. Delle sfilate ricorda la velocità con cui doveva creare le acconciature delle mannequin.
Racconta che a Liz Taylor, per farla sembrare più alta, preparò un’acconciatura a gabbia. Un rigonfiamento in fil di ferro e forcine che le face acquistare in altezza almeno una decina di centimetri.
“Fissavo una mezza cupoletta di fil di ferro con le forcine sulla sommità del cranio e poi ricoprivo il tutto con un intreccio di capelli. Stesso procedimento per le chiome ricce naturali di Jackie Kennedy nel giorno del suo matrimonio con Onassis. In questo caso utilizzai anche un toupet rigorosamente di capelli veri e fermai il tutto con un nastro chiaro largo. Perché il velo, si sa, è concesso solo per il primo sì”
Negli anni ’80 e ’90 ha tentato un’esperienza come creatrice d’alta moda, facendosi affiancare dal figlio Francesco Maria Bandini.
Dal dopoguerra alla Dolce vita romana, dal rivoluzionario ’68 ai “grand bal” francesi: “ho vissuto anni indimenticabili, un mondo che oggi, forse, non esiste più”. Queste le parole di Alba Armillei.
Nel 2014 per Palombi Editori, esce la sua biografia Ho preso la vita per i capelli, curata da Carla Pilolli.
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