Anna
A,  Comunicazione ed editoria

Anna 1984

Annabella, Anna, A, storia di una rivista italiana

Anna
Copertina giugno 2004

Anna, settimanale femminile italiano, edito da Rizzoli, nasce nel 1984 dal radicale restyling di Annabella, storica testata femminile italiana entrata in crisi alla fine degli anni ’70. La crisi si manifesta anche nel rapido succedersi di sei direttori, in meno di dieci anni: Benedetto Mosca, Paolo Occhipinti, Luciana Omicini, Maria Venturi, Willy Molco, Carla Gabetti.

Nel dicembre 1989, altro anno nero per il settimanale della Rizzoli, le vendite di Anna toccano il minimo storico di 215 mila copie. Nello stesso anno la direzione viene affidata a Mirella Pallotti, che ne rivede ancora una volta forma e contenuti. La linea del giornale si assimila a quella dell’ultima versione di Grazia, il settimanale edito dalla concorrente Mondadori: hanno maggior spazio l’informazione culturale e l’attualità.

Le vendite riprendono a salire fino a superare nel 1992, le 367 mila copie. Poi, una nuova flessione dal 1995, la direzione passa a Edvige Bernasconi, che aveva portato al successo Donna Moderna edito da Mondadori e che riporta il settimanale sopra le 300 mila copie. Successivamente, la direzione del settimanale passa da Edvige Bernasconi a Rosellina Salemi già vice direttore attualità all’interno della stessa testata. Nel 2005 la direzione del settimanale passa a Maria Latella, mentre nel maggio 2006 il settimanale cambia nome in A.

La rivista chiude ufficialmente nel luglio del 2013, salutando i suoi lettori con una copertina dal titolo “Arrivederci, è stato fantastico”.

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