piaggi anna
P,  Comunicazione ed editoria,  Giornalisti

Piaggi, Anna

Anna Piaggi era un personaggio emblematico ed ecclettico del mondo della moda

Anna Piaggi (1931) è una giornalista e scrittrice dal gusto della provocazione colta e irriverente: per vocazione estetica, per professione editoriale, per inclinazione, appassionata. Originale raccoglitrice e collezionista di “pezzi” di abbigliamento (trappole estetiche), ma anche di libri, di oggetti, di musica, di “cose”. Anna poi liberamente le interpreta con una precisa finalità: estetizzare il “momento contemporaneo”.

Anna Piaggi
Anna Piaggi

Pezzi, oggetti (a volte anche parole) ricercati, scavati in peregrinazioni in tutto il mondo, con un raro talento e un occhio sensibile al famoso “quid”. In questo esercizio costante, ha avuto due eccellenti maestri: il marito (sposato a New York nel 1962) Alfa Castaldi, fotografo, personaggio di vasta ed eclettica cultura. Anche l’inglese Vern Lambert eccentrico collezionista di abiti antichi.

Il suo personale fantasioso filone di sottile humor, moderno e ironico divertimento, una particolare logica-illogica, definito “egotrip”, emergono dagli abiti da collezione-non collezione di Anna Piaggi. Questi sono via via usciti da armadi e minuziose catalogazioni, per trasformarsi nel vissuto quotidiano.

Abiti da indossare su un astratto ideale palcoscenico, in una fantasiosa interpretazione. Tra razionale e irrazionale, avente, come punto di riferimento, la moda e come finalità una provocazione moderna.

Il linguaggio diverso e creativo di Anna Piaggi

Abbinamenti, contaminazioni, accostamenti che coinvolgono anche il linguaggio diverso e creativo (vedi per esempio le sue famose presentazioni per le collezioni Missoni). Sul filo assolutamente originale di una vocazione coltivata per professione, di una rara sensibilità, di una inventiva, capace di interpretare stili, mode, epoche, musica, oggetti.

Anna Piaggi
Piaggi a una sfilata di moda

Anna Piaggi si muove in un mix dissacratore ostentato con suprema intelligente indifferenza e padronanza assoluta dell’effetto. È milanese, di educazione e formazione classica, inizia come traduttrice per la casa editrice Mondadori, diventa giornalista di moda negli anni ’60.

Quando poi viene chiamata sempre dalla Mondadori come fashion-editor per l’esordiente mensile Arianna, a cui imprimerà il segno forte e innovativo di un gusto moderno, nuovo. Lì lavora in tandem con il marito Alfa Castaldi, che diventerà uno dei più noti e intelligenti fotografi italiani; con lei collaborerà come redattrice Anna Riva.

Anna Piaggi
Anna Piaggi

Negli anni ’70, Anna sarà “editor at large” per la Condé Nast e introdurrà con i suoi servizi speciali grandi fotografi come Chris von Wangenheim, Giampaolo Barbieri e naturalmente Castaldi. Dall’81 all’84 studia il progetto e dirige Vanity (Condé Nast), un sofisticato e interessante esperimento di ricerca di un nuovo linguaggio, impostato su una trama di straordinari disegni, con il grande artista americano Antonio Lopez e introduzioni di argomenti forse troppo sofisticati e difficili per quei lontani tempi, travolti da un frenetico consumismo.

Nell’88 inizia su Vogue Italia la sua rubrica (divenuta cult), “D.P. Doppie Pagine di Anna Piaggi” che tuttora prosegue e che, dopo dieci anni, ha dato vita al libro Fashion Algebra (Leonardo Arte, ’99), incredibilmente ricco di personaggi, spunti, rimandi, citazioni con un linguaggio reinventato, dalla sonorità personalissima ma sempre estremamente informato, documentato, costantemente “avant-garde”.

Anna Piaggi
Anna con Vivienne Westwood

Giornalista-esteta dalle vibranti antenne

Ha un peso internazionale, scrittrice sofisticata, questa ricercatrice acuta di fatti (misfatti), cose e casi, personaggi emergenti, famosi, sconosciuti. Raggiunge un raro vertice di stimoli visuali sia nell’approccio agli argomenti, sia nella brillante scrittura.

Anche negli accostamenti che spaziano sui più diversi temi della cultura moderna e del costume attuale, azionando misteriose molle di provocazione culturale. È stata per diversi anni (’93-97) opinionista di moda e società su Panorama e ha collaborato ai vari Vogue internazionali. Dall’87 all’89 cura una rubrica di moda e costume per L’Espresso Più.

Anna Piaggi
Anna con Karl Lagerfeld

Il celebre stilista Karl Lagerfeld (Chloé, Chanel, Fendi) l’ha scelta a sua musa e le ha dedicato, negli anni ’80, un fantasioso libro Anna-chronique (Longanesi, ’86) di cui Anna Piaggi è l’assoluta eroina-interprete, raccontata con i disegni di Lagerfeld attraverso eventi straordinari e situazioni oniriche: la ricerca è di Vern Lambert, il testo della stessa Anna Piaggi.

Il libro è stato pubblicato anche da Thames & Hudson con il titolo A Fashion Journal. Nel 2006, il Victoria&Albert Museum inaugura Fashion-ology: protagonista è lo stile visionario di Anna Piaggi, che diventa la prima e unica giornalista a cui il celebre museo londinese abbia dedicato una mostra.

La Piaggi si è spenta il 7 agosto del 2012 nella sua casa di via del Cappuccio a Milano all’età di 81 anni.

 

Leggi anche:

Montanari, Vera

Menoni, Kicca

Babe Paley, il difetto della perfezione