Wintour Anna
W,  Comunicazione ed editoria,  Giornalisti

Wintour, Anna

Anna Wintour è la direttrice di Vogue America e direttore editoriale globale di Condè Nast

Anna Wintour nasce il 3 novembre 1949 a Londra. Lasciati gli studi alla North London Collegiate nel 1966, inizia a lavorare nel negozio londinese Biba e subito dopo da Harrods. Intraprende la carriera giornalistica presso la rivista Oz che lascerà dopo pochi mesi quando verrà assunta da Harper’s & Queen nel 1970 . 

Nel ’76, si trasferisce negli Stati Uniti per diventare fashion editor di Harper’s Bazaar. Dopo la direzione della rivista indipendente Viva e, nel 1980, di Savvy, lavora per un breve periodo al New York Magazine come responsabile delle sezioni moda e lifestyle. Nel 1983 viene scelta da Alexander Liberman come direttore creativo di Vogue America. Tre anni dopo, torna a Londra nei panni di direttore di Vogue British. Qui porta in scena una moda che parla a nuove donne interessate agli affari e al denaro. È del novembre 1987 una memorabile copertina, entrata ormai nell’iconografia classica della moda: la modella Christy Turlington vestita Calvin Klein e fotografata da David Bailey. Messa in pausa la direzione di British Vogue, dirige l’edizione britannica di House & Garden Magazine dal 1987 al 1988.

Christy Turlington vestita Calvin Klein e fotografata da David Bailey.
Christy Turlington vestita Calvin Klein e fotografata da David Bailey

La direzione di Vogue America

Nell’88 torna a New York come direttore di Vogue America, succedendo a Grace Mirabella. Per la sua prima copertina Wintour sceglie una giovane modella fotografata in strada mentre indossa dei jeans e un maglione couture di Lacroix. È il simbolo di una nuova era per la rivista, più orientata ai giovani e alla moda di tutti i giorni. 

Prima copertina Vogue US di Anna Wintour, 1988
Prima copertina Vogue US di Anna Wintour, 1988

Nel ’90, ha ottenuto il titolo di “redattore dell’anno” conferitole da Adweek per l’insolito approccio al giornalismo di moda e la sua “impronta di fantasia nel regno della perfezione”. È una delle donne più potenti nel mondo della moda. Glaciale, filiforme in una sorta di divisa (spesso un tailleur Chanel), immancabili ed enormi occhiali neri e il caschetto biondo. Ha un carattere di ferro sia nel lavoro sia nella vita privata. Vive a Manhattan, ogni mattina si alza all’alba per giocare a tennis prima di andare, con perfetti outfit, in redazione. Ha due figli dal primo marito David Schaffer, primario di psichiatria infantile al Columbia Presbyterian.

Le novità di Vogue America

Sotto la sua direzione Vogue America raggiunge oltre 12 milioni di lettori su carta stampata e una media di 1,2 milioni di visitatori mensili online e lancia nel 1993 una nuova rivista come Teen Vogue, dedicato ai più giovani. Anna Wintour ha anche il merito di aver portato le celebrità in copertina e la moda fuori da un ambiente ristretto. Per i suoi numeri ha utilizzato anche figure esterne alla moda come il giocatore di basket LeBron James e il rapper Puff Daddy per rappresentare al meglio lo spirito del tempo. Tra i maggiori fotografi che si alternano nella realizzazione degli editoriali firmati Anna Wintour vi sono Mario TestinoSteven MeiselAnnie Leibovitz e Patrick Demarchelier.

Con Wintour la moda diventa popolare e commerciale e Vogue America diventa il titolo di punta di Condé Nast grazie anche al forte supporto dato ai nuovi designer americani. A riguardo viene fondato il Fondo CFDA/Vogue Fashion e lancia anche il Fashion’s Night Out, un evento che coinvolge tutta la citta di New York con l’obiettivo di promuovere la moda e il commercio. 

Anna Wintour al cinema

Nel 2006 esce il film Il diavolo veste Prada, tratto dall’omonimo romanzo di Lauren Weisberger. Si tratta di un autentico spaccato sul mondo del giornalismo di moda e sulle sue dinamiche interne; il personaggio di Miranda Priestly, glaciale direttrice di una prestigiosissima rivista di moda, pare proprio ricalcato sulla figura di Anna Wintour, sebbene sia lei che l’autrice del libro (che in passato ha lavorato come assistente personale proprio della Wintour), lo neghino fermamente. A lei, pare sia ispirato anche il personaggio di Edna Mode nel film d’animazione Gli Incredibili. 

Nel 2009 Wintour esce il film documentario The September Issue: Anna Wintour & the Making of Vogue, dedicato alla creazione del numero di settembre 2007 della rivista.

Riconoscimenti

Anna è attivamente coinvolta nella raccolta di fondi filantropici, in particolare per il Costume Institute del Metropolitan Museum of Art, per il quale ha raccolto più di 240 milioni di dollari. Il dipartimento dei costumi del museo è stato ribattezzato Anna Wintour Costume Institute nel 2014. Wintour è stata nominata al President’s Committee on the Arts and Humanities nel 2009 insignita della Legion d’Honneur nel 2011 e nominata Dame Commander (DBE) dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2017.

Nel 2019 è stata nominata global content advisor dell’editore Condé Nast divenendo a capo di tutte le edizioni mondiali di Vogue.

Leggi anche:

Il futuro della moda secondo Anna Wintour

Anna Wintour resta in Vogue America

Vogue dice stop alla baby modelle in passerella