Versace
Marchi e case di moda,  V

Versace

Versace è un marchio italiano, fondato nel 1978 da Gianni Versace e oggi diretto da sua sorella Donatella. Attualmente è proprietà di Capri Holdings.

Versace

Indice

  1. Le origini
  2. I primi passi della maison Versace con Santo Versace
  3. Lo stile di Gianni Versace
  4. Versace: un successo internazionale
  5. Versace tra moda e arte
  6. La tragica scomparsa di Gianni Versace
  7. Il rilancio della maison
  8. Palazzo Versace
  9. Sviluppo del marchio
  10. Versace collabora con H&M
  11. Situazione attuale
  12. La collaborazione con Fendi: Fendace

Le origini

Versace è un’azienda italiana fondata nel 1978. Gianni Versace s.r.l. è una delle principali case di moda e design. Sotto la Direzione Artistica di Donatella Versace dal 1997, la maison disegna, produce, distribuisce e commercializza articoli di moda e lifestyle, tra cui alta moda, prêt-à-porter per uomo e donna, gioielli, orologi, accessori, fragranze e arredi. La Gianni Versace s.r.l. fa parte di Capri Holdings Limited, un gruppo riconosciuto a livello globale nel mondo del lusso.

Gianni Versace (1946-1997) è stato uno tra i più grandi stilisti italiani, fondatore dell’omonima azienda, la Gianni Versace S.r.l. Nato nel 1946 a Reggio Calabria, Gianni muoverà i primi passi nel mondo della moda aiutando la madre sarta, proprietaria di un negozio di abbigliamento che, oltre a rivendere modelli già pronti, produceva una propria linea.

Nel 1972 un viaggio a Milano, gli aprirà le porte dell’industria. Chiamato da Ezio Nicosia e Salvatore Chiodini, collaborerà ad una collezione per Florentine Flowers. Le sue creazioni saranno un successo e il suo nome comincerà a girare tra gli addetti ai lavori, permettendogli di continuare a lavorare nel capoluogo lombardo. Disegnerà per le aziende De Parisini, CallaghanGenny e Alma.

Donatella e Gianni.

I primi passi della maison con Santo Versace

Nel 1976, con l’aiuto del fratello commercialista Santo, fonderà l’azienda che porta il suo nome e la prima collezione donna sarà presentata due anni dopo, al Palazzo della Permanente. Santo Versace (1944) si laurea nel ’68 in Economia e Commercio, ma già nel 1972 comincia a lavorare per il fratello Gianni. Nel 1976 si trasferisce a Milano, per lavorare a tempo pieno nell’azienda di famiglia: l’anno successivo viene fondata la Gianni Versace S.p.A., di cui Santo diventa amministratore delegato con una quota del 35%.

Santo assume un ruolo fondamentale nella guida della maison, per la quale cura gli aspetti legati all’organizzazione e alla distribuzione oltre che il settore finanziario. Nel 1992 è tra i fondatori di Altagamma (Associazione delle Imprese Italiane di alta gamma), di cui è tuttora presidente, mentre dal 1998 al 1999 è stato presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana. Nel 2008, è eletto alla Camera dei Deputati, con la lista del Popolo della Libertà, in Calabria.

Versace: un successo internazionale

Il successo di Gianni è istantaneo. Uno stile applaudito immediatamente dalla stampa internazionale, entusiasta dei suoi abiti ricchi di contaminazioni di generi, gli spiana la strada.

Sarà anche colui che contribuirà alla nascita del fenomeno delle top model: Naomi Campbell, Linda Evangelista, Claudia Schiffer, Christy Turlington, saranno prima di tutto sue amiche dalle quali saprà tirar fuori il carattere oltre che esaltarne la bellezza. La modella con la griffe si trasforma; non è più un’indossatrice ma una role model: ha personalità e incarna un ideale da raggiungere, per tutte le donne.

Nel frattempo entra a collaborare in azienda anche la sorella Donatella, da sempre musa e consigliera di Gianni, che inizialmente si occuperà delle pubbliche relazioni e della comunicazione del brand collaborando alla realizzazione di importanti campagne pubblicitarie con Helmut NewtonHerb RittsBruce Weber e Steven Meisel. Ma saranno soprattutto i memorabili scatti del fotografo Richard Avedon a esaltare l’immagine della maison nel firmamento della moda mondiale; un sodalizio che durerà per diverse stagioni e che scriverà molte pagine della storia della comunicazione. Successivamente Donatella diventerà direttore creativo della linea giovane Versus.

Lo stile di Gianni Versace

Lo stile di Gianni Versace.
Lo stile di Gianni Versace.

Versace seppe mixare con disinvoltura i linguaggi contemporanei della Pop Art con elementi della cultura greca (da qui il logo della medusa ispirata dall’iconografia greco-romana), alternò motivi rinascimentali e barocchi a ricami preziosi e colori psichedelici.

Il successo della maison conquista tutto il mondo, anche gli Stati Uniti, dove si apprezza sempre di più lo stile ultra moderno e stravagante. Tutti gli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta sono caratterizzati dall’espansione territoriale della griffe e da collezioni di grosso successo che costruiranno l’impero tuttora in piedi.

Le sfilate presenteranno capi iconici di quell’epoca: fuseaux aderentissimi e coloratissimi con intarsi, abiti in maglie di fibre di metallo, sete a motivi geometrici, giacche con stampe di icone della cultura pop. Versace rischierà molto nel presentare una moda così audace e d’avanguardia ma realizzerà ogni abito trattandolo come un’opera d’arte e di conseguenza sia il pubblico sia la critica lo premieranno sempre.

Versace tra moda e arte

Oltre ad essere un grande collezionista, Gianni lavorerà anche a stretto contatto con il mondo del teatro, dell’opera e del balletto. Importante sarà la sua lunga collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano. Comincia, nel 1982, con la realizzazione dei costumi del balletto Josephlegende (di Richard Strauss, diretto da Luigi Veronesi) e continua per numerosi altri spettacoli di grandi coreografi e registi. Tra questi troviamo Maurice Béjart, Robert Wilson, Rolant Petit, John Cox, William Forsythe e Twyla Tharp. Saranno molte le celebrità a vantare l’amicizia di Gianni Versace, prima fra tutte Lady Diana, sua amica confidente, il cantante Elton John, per il quale nel 1992 disegnerà la copertina dell’album nonché tutti i costumi del suo World Tour, e la top model Naomi Campbell.

Proprietario di immense ville sparse in giro per il mondo, che amava arredare con opere d’arte contemporanea, mobili imperiali e statue greco-romane, sarà anche uno dei primi stilisti a lanciare una linea per la casa: la Versace Home Collection, che comprenderà arredamenti, complementi d’arredo, lampade, biancheria, piastrelle, porcellane e cristalli.

La tragica scomparsa di Gianni Versace

Il 15 luglio 1997 avviene la tragedia. Gianni Versace viene assassinato sui gradini di Casa Casuarina, a Miami, freddato da un colpo di pistola. L’omicidio scioccherà il mondo intero sollevando molti dubbi e domande sul movente dell’assassinio, tutt’ora poco chiaro. Le forze dell’ordine hanno trovato il cadavere del killer, Andrew Cunanan, pochi giorni dopo. Sarà un duro colpo per la Medusa, per la sua famiglia ma anche per tutto il sistema della moda italiana che improvvisamente perderà uno dei suoi più grandi punti di riferimento.

Dopo la morte di Gianni, la direzione creativa passò in mano alla sorella Donatella. Ereditò il 20% del valore dell’azienda e diventò anche il nuovo volto carismatico della maison. Al fratello Santo, presidente e allora amministratore delegato, andrà il 30%. La maggioranza del pacchetto azionario (50%), per un valore allora stimato di 700 milioni di dollari, andrà alla prediletta nipote Allegra, figlia di Donatella e Paul Beck.

Donatella Versace è tutt’oggi alla guida del brand come Chief Creative Officer. Questa è stata una progressione naturale per Donatella, che in precedenza ha collaborato con suo fratello Gianni Versace per alcune delle più iconiche campagne pubblicitarie della casa di moda. Inoltre, Donatella era anche responsabile della linea accessori e Versus già dalla fine degli anni ’80.

Il rilancio della maison

La morte del fondatore non inaugura un periodo facile per l’azienda che vedrà i suoi affari in ribasso proprio a cavallo del nuovo millennio. A fine 2000 si delinea il novo assetto societario, incentrato su una holding e due controllate; lo stesso anno la maison stipula un accordo di lunga durata con Euroitalia, per i profumi e la cosmetica. Per diversi anni l’azienda avrà difficoltà a competere con i fasti del passato; si alterneranno più responsabili ai vertici dell’amministrazione, fino al 2004, quando la società troverà stabilità con Giancarlo Di Risio, pronto ad avviare il risanamento aziendale rilanciando la griffe.

Verranno potenziati gli investimenti pubblicitari che coinvolgeranno sempre più celebrità del mondo del cinema e della musica; per Donatella un testimonial famoso comunica più facilmente e velocemente il carattere di una collezione. Verranno così chiamate star del calibro di Madonna, Demi Moore, Christina Aguilera, Halle Berry, Patrick Dempsey a posare per le campagne pubblicitarie a diffusione mondiale.

Campagna pubblicitaria “Madonna for Versace”, 1995.
Campagna pubblicitaria “Madonna for Versace”, 1995.

Si punterà molto anche sul potenziamento della linee prêt-à-porter, arruolando i due nuovi fashion designer Warren Davis e Kinder Aguggini, rispettivamente per la linea uomo e la linea giovani. Versace attiverà anche ambiziose politiche di espansione in progetti di lusso trasversale, diversificando la propria attività con la progettazione e l’arredamento di interni per jet, yacht ed elicotteri privati.

Rafforzerà anche la presenza territoriale in Estremo Oriente con accordi e acquisizioni strategiche per una catena di Versace Luxury Hotels; il primo di questi è stato inaugurato nel 2000 sulla Gold Coast australiana, seguito da un altro a Dubai. Nel 2006 avviene l’inaugurazione a Milano del Teatro Versace, spazio polifunzionale che servirà anche da location per le future sfilate. L’anno seguente è il decennale della morte di Gianni che viene ricordato con un balletto di Maurice Béjart, presentato alla Scala di Milano. Inoltre la biografia Il mito Versace (Dalai editore) è stata pubblicata e viene istituita una speciale borsa di studio che porta il suo nome, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design.

Palazzo Versace

Nel settembre del 2000 Versace ha inaugurato il primo Palazzo Versace. È il primo hotel brandizzato da un marchio del lusso che permette ai suoi ospiti di vivere in prima persona un’esperienza targata Versace. Il secondo Palazzo Versace a Dubai è stato inaugurato nel 2016, mentre nel 2019 è stato inaugurato Palazzo Versace a Macao, in Cina.

”Siamo molto soddisfatti di aprire un hotel Palazzo Versace a Macao ed estremamente felici della partnership con SJM, un operatore del settore di grande esperienza e prestigio”. Gian Giacomo Ferraris, ad di Versace. 

Versace
Gli interni del Palazzo Versace a Dubai.

Sviluppo del marchio

Dal 2008, mentre le collezioni raccolgono crescenti consensi, il gruppo annuncia un importante piano di espansione in Asia, che si concretizzerà negli anni successivi con l’apertura di diversi negozi in Cina. Nel 2010 saranno più di 20 i monomarca presenti nel “gigante asiatico” con ottime performance di vendita e ulteriori previsioni di espansione. Dal 2009 Gian Giacomo Ferraris, subentrerà a Giancarlo Di Risio, nel ruolo di Amministratore Delegato. Verrà razionalizzato l’assetto organizzativo, in primis il taglio dei costi, la revisione della rete di negozi diretti e la riduzione degli investimenti; lo stesso anno si ufficializza il passaggio della licenza di Versus da Ittierre al gruppo Facchini. Il gruppo prenderà in carico la produzione dell’abbigliamento e degli accessori della linea giovane.

Nel 2010 si registrerà un aumento dei ricavi che supererà il tetto dei 292,3 milioni di euro, in crescita del 9,1% rispetto all’esercizio precedente. Passata la crisi internazionale si progetterà un piano di riconquista del Giappone, che nel 2009 aveva visto la chiusura dei suoi tre negozi monomarca. Verrà nominato Hiroshi Saito come chief executive officer di Versace Japan. Inoltre si studierà l’apertura di nuovi negozi oltre che ulteriori punti vendita per rinforzare la presenza del brand sul territorio.

Versace collabora con H&M

versace h&m
Alcuni capi della collezione Versace for H&M.

Nel 2011 si firmano importanti collaborazioni d’impatto mediatico. A giugno la maison ha annunciato la partnership con il colosso di abbigliamento svedese, H&M. La catena di abbigliamento commercializzerà, a partire da novembre, 40 pezzi da donna e 20 da uomo, inclusi diversi accessori, per una linea low cost, a edizione rigorosamente limitata, firmata da Donatella. Un modo per avvicinare il mondo Versace a un pubblico più giovane e vasto. Ci saranno i pezzi più iconici di tutta la Versace, ma anche quello che la maison rappresenta oggi nella sua continua evoluzione. Ci saranno le famose stampe, tanta pelle e borchie perché Versace è sexy e glamour ma anche rock’n’roll.

A partire dal 1° luglio 2011 ha dato vita a un’altra collaborazione dalla forte eco mediatica. La griffe ha infatti annunciato che avrebbe vestito l’International Football Club di Milano. L’accordo, siglato tra la maison e la società nerazzurra, riguarda la fornitura delle divise ufficiali per i dirigenti, l’allenatore, lo staff tecnico e i calciatori.

Situazione attuale

Versace era di proprietà e gestione della famiglia (50% Allegra Beck Versace, 30% Santo Versace, 20% Donatella Versace), ma nel febbraio 2014 ha annunciato l’accordo con il fondo Blackstone. Blackstone deteneva il 20% della compagnia mentre la famiglia Versace è rimasta parte integrante della compagnia ricoprendo ruoli di prima importanza. Donatella Versace ha ricoperto il ruolo di Vice Presidente e Direttore Artistico del brand, mentre Santo Versace è presidente del consiglio di amministrazione del gruppo. Nel maggio 2016, Jonathan Akeroyd è stato nominato CEO e membro del board diretto della maison.

La Gianni Versace S.r.l. È uno dei nomi più prestigiosi nel panorama internazionale del fashion luxury. Distribuisce i suoi prodotti attraverso una rete di 110 boutique presenti nelle principali città del mondo. Ad oggi il Gruppo Versace è presente in più di 180 boutique nelle principali città internazionali. Inoltre è presente in più di 1500 punti vendita wholesale nel mondo.    

tributo gianni versace
Estate 2017. Il tributo a Gianni Versace.

Nel settembre 2018, la maison ha annunciato che il 100% delle quote di Blackstone e della famiglia Versace sono state vendute al gruppo Michael Kors Limited. Successivamente, nel gennaio 2019 la griffe è entrata a far parte del gruppo Capri Holdings Limited, creando un nuovo gruppo del lusso assieme a Michael Kors e Jimmy Choo.

La griffe racconta il suo heritage attraverso le sue creazioni innovative e sempre glamour. Si rivolge ad un pubblico globale che continua a rafforzare la posizione di Versace nella cultura contemporanea.

Nel 2020, a causa della pandemia da COVID-19, Capri Holding crolla del 70% e il debito di Versace incute paura. Nonostante la perdita netta trimestrale di 551 milioni della Holding, il marchio della Medusa raggiuge gli 843 milioni di ricavi, grazie all’area Emea. Trend sulla scia positiva anche nel 2021 e grazie anche al successo ottenuto attraverso i Social Network.

Nel marzo del 2021, inoltre, la maison presenta il nuovo monogram per gli accessori, affiancando la celebre Medusa. Come spiegato da Jonathan Akeroyd, nuovo CEO della griffe “Versace ha molti articoli chiaramente identificabili. Abbiamo l’archivio di stampe, ma non un codice distintivo per prodotti come gli accessori”.

La collaborazione con Fendi: Fendace

Il 26 settembre 2021, il marchio ha prodotto una speciale collaborazione con Fendi. La collezione ha sfilato in Via del Gesù a Milano, un evento speciale che ha visto la partecipazione di molte celebrità amanti del marchio. Ma la sfilata, soprannominata Fendace si è rivelata di più di una semplice collaborazione, piuttosto un mix di due stili creativi diversi. Così, Donatella Versace ha disegnato i capi di Fendi, mentre Kim Jones e Silvia Venturini hanno reinterpretato gli abiti di Versace.

Nel 2022, Emmanuel Gintzburger lascia la direzione di Alexander McQueen e viene nominato CEO di Versace.  

Ultimo aggiornamento

Poiché il marchio fa parte del gruppo Capri Holdings, Tapestry lo ha acquistato nell’ambito di un recente accordo in cui Tapestry ha acquisito Capri Holdings.

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