Thom Browne
T,  Marchi e case di moda

Thom Browne 2001

Thom Browne, brand fondato dall’omonimo stilista americano

Thom Browne, brand noto per aver rivisitato in chiave moderna il completo formale maschile, viene fondato dall’omonimo designer nel 2001.

Thom Browne wins case against Adidas over stripes | Vogue Business
Thom Browne

Classe 1965, Thom nasce ad Allentown in Pennsylvania. Il suo percorso di crescita è piuttosto atipico: dopo la laurea in business tenta la carriera di attore e solo nel 1997 si trasferisce a New York per lavorare nello showroom di Giorgio Armani. Successivamente lavora al fianco di Ralph Lauren per la sua linea Club Monaco, una divisione di Polo Ralph Lauren, come direttore creativo. Debutta nel 2001 con una collezione personale di soli cinque abiti, che presenta indossandoli. Nel 2004 arriva a una collezione completa, debuttando sulle passerelle di New York e riscuotendo grande successo di critica, tanto che viene eletto profeta del nuovo stile maschile.

La rivoluzione dei suoi tagli, come i pantaloni alla caviglia, alti in vita, cravatte sproporzionate, blazer con maniche corte, e gilet che diventano pagliaccetti, in palette di colori classiche per l’eleganza maschile, gli valgono la nomina di designer dell’anno 2006 dal Council of Fashion Designers of America (premio che riceverà anche nel 2013 e nel 2016).

Thom Browne Resort 2022 Collection
Thom Browne Resort 2022 Collection

Nel 2008 anche il mensile GQ lo elegge designer dell’anno. La riconoscibilità immediata dei suoi abiti, la cura sartoriale assicurata dalla collaborazione di un vecchio sarto italiano di cui Browne Thom non ha mai svelato il nome gli assicurano anche una collaborazione col brand Brooks Brothers, che a partire dal 2006 gli affida la capsule collection Black Fleece, da realizzare per i tre anni successivi. Tra le altre collaborazioni illustri, una collezione uomo per Moncler, annunciata nel 2008, e un modello speciale di sneakers realizzata per Converse nel 2009.

Il debutto di Thom Brown nella moda femminile arriva nel 2011, con la presentazione della sua visione alla New York Fashion Week.

Il cambio di proprietà di Thom Browne

La società giapponese Stripe International, effettua nel 2011 un investimento del 20% nel brand. Ma cinque anni dopo, nel 2016, il fondo di private equity Sandbridge Hill Capital acquista il 20% dalla società giapponese, aumentando così la sua quota fino a detenere la maggioranza del brand, per un totale del 67%. Browne per la prima volta è proprietario di minoranza nel suo marchio. Nel 2018 subentra Ermenegildo Zegna, che con un affare da 500 milioni di dollari, diventa proprietario dell’85% di Thom Browne.

La causa con Adidas

Nel 2021 il brand di sportswear ha fatto causa a Thom Browne per aver utilizzato un logo a strisce, effettivamente molto simile all’iconico Three-Stripe di Adidas. Utilizzate sia nelle divise off-field dell’FC Barcellona sia nella linea sportswear del brand americano, le strisce hanno scatenato l’ira del colosso dello sport. Tuttavia, secondo quanto riportato dal rappresentante di Browne:

Adidas ha dato il suo consenso a Thom Browne oltre 10 anni fa e ha infatti suggerito a Thom di aggiungere una striscia aggiuntiva.

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