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Tecnica Group

Tecnica Group: calzaturificio italiano

Tecnica nasce nel 1960 producendo, all’inizio, solo scarpe da lavoro, sulla base dell’attività già avviata da Oreste Zanatta. Sono i figli, Giancarlo e Ambrosiano, che, nei primi anni ’70, orientano la produzione verso il settore dello sport. Negli anni Sessanta, Tecnica espanse il suo business, con la produzione e l’innovazione di scarponi da sci, e attraverso la creazione del primo Moon Boot, diventato un’icona del Ventesimo secolo, e un successo da più di venticinque milioni di paia vendute.

Progressivamente Tecnica ampliò la sua produzione e nel 1985, debutta nel mondo delle calzature outdoor. L’espansione nel settore avviene grazie all’acquisto, avvenuto nel 1993, del brand LOWA, marchio di riferimento in Germania e in Europa per le calzature outdoor.

scarpe Tecnica outdoor
scarpe Tecnica outdoor

Oggi, produce scarpe da sci, doposcì, trekking, outdoor, pattini in linea, abbigliamento e accessori.

Le acquisizioni

Dopo Lowa, il Gruppo ha acquisito nel 1998 Dolomite e 2002 anche Nordica, marchio specializzato nell’ attrezzatura per lo sci. Ciò ha reso Tecnica Group il primo produttore di scarponi da sci al mondo.

Da un fatturato di 59 milioni di euro nel 1999 Marker International è passata a 64 milioni nel 2001.

Il Gruppo Tecnica ha chiuso il 2002 con un fatturato di 294 milioni di euro, più 4% rispetto all’anno precedente, che già aveva segnato un incremento del 16,7%. Nel 2003 acquista dal Gruppo Benetton, il marchio Rollerblade per 20 milioni di euro.

Nel 2006 viene acquisito anche il marchio austriaco Bizzard, specializzato in attrezzatura da sci. Dopo una serie di fortunate acquisizioni, il Gruppo Tecnica, nel 2015, vendono il marchio Dolomite al Gruppo svizzero Scott Sports.

La cessione a Italmobiliare

Da sempre di proprietà della famiglia Zanatta, nel 2017 il 40% delle quote del Gruppo sono state acquisite da Italmobiliare. Nel 2019 il Gruppo ha acquisito Riko Sport, il principale fornitore di LOWA. Nel 2020 ha chiuso l’esercizio con un fatturato di 382 milioni di euro, in flessione del 9,8% rispetto all’anno precedente, quando fu di 424 milioni.

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