Stone Island
Stone Island: un marchio italiano di abbigliamento fondato nel 1982 da Massimo Osti
Stone Island è un marchio italiano di abbigliamento fondato nel 1982 da Massimo Osti e dal dicembre 2020 di proprietà di Moncler La sede operativa si trova nello stabilimento di Ravarino, in provincia di Modena. Lo stemma in panno ricamato caratterizza l’abbigliamento Stone Island, traspone la Rosa dei Venti alla maniera di uno stemma militare.
Stone Island nasce nel 1982 dall’idea di Massimo Osti, che aveva studiato vari tipi di tessuti e si era concentrato un telone bifacciale, rosso da un lato e blu dall’altro, utilizzato per produrre le coperture dei camion. Lo si sottopone a un lavaggio “stone washed” estremo. Il tessuto viene chiamato ‘Tela Stella’, e viene sviluppato in una collezione di sette capospalla declinati in sei varianti bicolore.
Il nome del marchio deriva da due vocaboli inglesi
Il nome del marchio deriva da due vocaboli inglesi ricorrenti nei romanzi di Joseph Conrad: che evocano l’aspetto marina del tessuto, che ricorda le cerate corrose dal mare e dal sole, e la matrice militare a cui i capi estetica e per costruzione. Alla radice di tutto infatti c’era la convinzione che l’abbigliamento maschile deve essere in primo luogo funzionale. La funzionalità ricercata nelle divise e nelle uniformi dell’esercito oltre agli abiti da lavoro. Al lancio, in soli 10 giorni esauriti tutti i capi disponibili nei negozi, tanto è il successo del brand
Nel 1983 Massimo Osti decide di dedicarsi esclusivamente al lato creativo dell’azienda e il Gruppo Finanziario Tessile di Torino sposa il progetto Stone Island. Sono gli anni dell’entrata in società di Marco Rivetti
Sono gli anni dell’entrata in società di Marco Rivetti
L’azienda da lì continua ad evolversi con nuove sperimentazioni e innovazioni nel campo dei tessuti e dei materiali, uno su tutti quello dell'”Ice Jacket”, tessuto sensibile che cambia colore al cambiare della temperatura. Nel 1993 Carlo Rivetti subentra in azienda, chiamandola Sportswear Company. In quel periodo Osti lascia C.P. Company per passare esclusivamente a curare il marchio Stone Island fino al 1995
Dopo la collaborazione con Paul Harvey, che ha curato 24 collezioni, Rivetti, da presidente e a.d. del gruppo, decide di gestire sul piano creativo il marchio con più persone da tutto il mondo, creando una vera e propria squadra
Sportswear Company vende C.P. Company alla FGF di Enzo Fusco
Nei primi mesi del 2010, l’azienda Sportswear Company vende C.P. Company alla FGF di Enzo Fusco, nota per alcuni marchi, tra cui Sweet Years. Nel luglio 2017 il fondo sovrano del Governo di Singapore, Temasek, entra in Stone Island rilevando il 30%.
Il dicembre del 2020, Stone Island viene acquisita da Moncler per 1,15 miliardi di euro per dare vita ad un polo del “nuovo lusso”. La famiglia Rivetti diventa socia nella holding di controllo.
Le nuove quote Moncler Stone Island
Le nuove quote saranno emesse con caratteristiche identiche alle altre in circolazione alla data di emissione e saranno da riservare in sottoscrizione a Rivetex. Rivetex è una società riconducibile a Carlo e Mattia Rivetti Riccardi, Ginevra Shapiro, Alessandro Gilberti e Venezio investments. Il prezzo di sottoscrizione è di 37,5078 euro inclusivo di sovrapprezzo per ciascuna nuova azione.
Un sodalizio manageriale e creativo
Il sodalizio sarà sia manageriale che creativo, e i suoi principali protagonisti saranno Remo Ruffini e Carlo Rivetti, che avranno il rispettivo compito di rafforzare la competitività di Moncler e Stone Island coerentemente con l’identità dei singoli marchi. Moncler condividerà con Stone Island conoscenze ed esperienze per valorizzarne il potenziale di crescita nei mercati americano e asiatico (l’80% del fatturato è oggi in Europa) e nel canale direct to consumer (il 78% del fatturato è wholesale), oltre a condividere la cultura della sostenibilità che ha permesso all’azienda, per il secondo anno consecutivo, di posizionarsi al primo posto come Industry Leader del settore Textile, Apparel & Luxury Goods secondo il Dow Jones Sustainability World Index e il Dow Jones Sustainability Europe.
Leggi anche: