sloane ranger
S,  Indumenti, icone di stile, stili e tessuti

Sloane Ranger

Sloane Ranger: termine coniato dalla rivista Harpers and Queen per indicare il target dei suoi lettori

Nel 1979, la rivista Harpers and Queen conia il termine Sloane Ranger per indicare il target dei suoi lettori: benestanti, altoborghesi se non aristocratici, che vivono di preferenza nell’area londinese intorno a Sloane Street e a Sloane Square, all’inizio di King’s Road. Le Sloane Ranger — con le bluse di Laura Ashley, le gonne a piegoni, le scarpe basse e il filo di perle — hanno una testimonial d’eccezione: Lady Diana Spencer, poi diventata il mito Lady D.

Gli uomini prediligono i blazer in tweed, i pullover in shetland, stivali verdi di gomma, e l’immancabile Husky. La loro icona? Il giovane principe Andrea prima del matrimonio con Fergie. Analoga a quella italiana dei “sanbabilini” a Milano o dei “pariolini” a Roma, la tribù degli Sloane Ranger rappresentò l’alternativa perbene — ma non per questo meno aggressiva — alla Londra punk rock, orgogliosamente brutta, sporca e cattiva. Loro erano giovani, ricchi e sensibili. Agli Sloane Ranger si addicevano lavori come pubbliche relazioni, architetti di giardino, broker finanziari, avvocati.

Potrebbero tornare?

Secondo il London Daily Telegraph, il più conservatore tra i quotidiani inglesi, sembrerebbe di sì. All’ultima marcia organizzata a Londra dalla Countryside Alliance (gli piace la campagna) c’erano legioni di ragazzi e ragazze in mocassini di Gucci che non avevano mai visto in vita loro una sola zolla di terra.

Hot-pants

Dove comprare The Hacker Project, la capsule collection di Gucci e Balenciaga

Short