reebok
R,  Brand e Fashion designer

Reebok

Le origini: JW Foster&sons

Era il 1895, quando l’atleta inglese Joseph William Foster ideò iniziò a produrre un modello di calzatura dalla suola chiodata per la corsa veloce. Così, nel 1900, insieme ai suoi figli fondò la compagnia JW Foster e figli.  Foster poi aprì una piccola fabbrica chiamata Olympic Works, divenuta famosa tra gli atleti. 

Nel 1958, due suoi nipoti fondarono una seconda società che assorbì la J.W. Foster & Sons e che fu battezzata Reebok, dal nome di una gazzella africana. Una nuova svolta nel 1979 grazie all’intervento di Paul Fireman, socio di una ditta distributrice di prodotti sportivi per l’outdoor: il lancio della Freestyle la prima scarpa d’aerobica dedicata espressamente alla danza. Il suo successo portò l’azienda ai vertici del mercato internazionale della calzatura sportiva.

L’azienda ha raggiunto 1,5 milioni di vendite nel 1982 e l’anno dopo ha debuttato con la scarpa da aerobica Reebok Freestyle, la prima scarpa da atletica pensata esclusivamente per le donne. 

JW Foster&sons
JW Foster&sons

Il successo e la quotazione in borsa 

Nell’84, Fireman rilevò l’azienda da Joseph Foster e la trasformò in società per azioni con simbolo RBK. L’anno dopo ha inizio il cambio del logo che vedrà l’eliminazione della bandiera britannica per diventare un logo vettoriali con una striscia astratta. Il cambio del logo ha segnato anche un cambio di strategia del marchio, che da questo momento porrà l’accento sulla prestazioni sportive. 

reebok
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In questo periodo, inizia anche a commercializzare l’abbigliamento e una nuova linea dedicata ai bambini chiamata Weeboks. Inoltre, viene progettata anche una delle tecnologie più esclusive mai prodotte dal marchio: la Reebok Pump. 

Dopo la direzione decennale di Robert Meers, venne nominato amministratore delegato Carl Yankowski. Nel 1990,viene lanciata sul mercato la linea Reebok Ventilator, una linea di scarpe da ginnastica leggera con pannelli laterali ventilati. 

La scarpa The Pump

Nel ’98, esce sul mercato The Pump, una scarpa che, gonfiandosi automaticamente, si adatta al piede. 

Il concetto si basa sul custom fit, ossia la capacità della calzatura di adattarsi al piede di chi la indossa attraverso un sistema di gonfiaggio a pompa e di rilascio graduale. Ideata per le scarpe da basket, la tecnologia trovò presto applicazione anche nel calcio, tennis, football, running, training, walking e nell’aerobica, fino ad imporsi anche per le sneakers.

In occasione del ventesimo anniversario, il brand inglese ha realizzato una partnership con 20 top store internazionali che hanno rieditato, in edizione limitata di 31 paia, la Pump Bringback personalizzandola. Inoltre, è stato creato un sito appositamente dedicato ed un film, “The History of Pump Technology”, realizzato dal regista di videoclip Colin O’Toole.

I negozi

Nei primi anni del 2000, il marchio si espande in tutto il mondo. Ha aperto negozi monomarca al dettaglio in Cina, a Londra, Los Angeles, New York, Tokyo. In Italia, Roma e Napoli sono state scelte per l’apertura dei primi monomarca italiani. I due spazi, rispettivamente all’interno della stazione Termini nella capitale e in corso Umberto 28 a Napoli, ospitano su una superficie di oltre 50 metri quadrati le colllezioni footwear e apparel Reebok Classics, composta da modelli iconici come le Classic Leather, le Freestyle e le Pump.

reebok store
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Le collaborazioni di Reebok 

La Reebok è impegnata in un’intensa attività di sponsorizzazioni e di ricerca nell’ambito del running, fitness, rugby, tennis, calcio, baseball, atletica leggera, golf, alpinismo. Nell’abbigliamento sportivo, introduce Hydromove, un’esclusiva tecnologia che si basa su termoregolazione e comfort. La sua struttura permette al calore corporeo di spingere verso l’esterno del tessuto il sudore per una più rapida evaporazione. L’atleta, quindi, rimane asciutto e il corpo mantiene una temperatura costante, questo ritarda lo stato di affaticamento aiutando a migliorare le performance. Sigla con Venus Williams, la grandissima campionessa di tennis, un contratto pluriennale.

Venus williams x Reebok
Venus williams x Reebok

Sponsor tecnico

Nello stesso periodo, Reebok e la National Football League (Nfl) annunciano una partnership esclusiva che ha anche lo scopo di riorganizzare e rinvigorire il business dei prodotti Nfl. Il contratto è decennale e prevede che l’Nfl ceda tutta la produzione, distribuzione e vendita del proprio marchio per le 32 squadre della lega statunitense e per quelle della World League (Europa).

La licenza include calzature, divise da gioco, abbigliamento training, capi dopo gara e una nuova linea di capi. L’accordo garantisce a Reebok anche i diritti in esclusiva per lo sviluppo di una nuova linea di attrezzature fitness marchiate Nfl. Lancia in Nord America, in collaborazione con Clearly Canadian Beverage Corporation, la Reebok Fitness Water, un prodotto estremamente evoluto: si tratta di acqua ricca di vitamine essenziali, minerali ed elettroliti.

Infatti, la Reebok Fitness Water soddisfa le esigenze di consumatori sportivi, consapevoli ed attenti alla salute. Sigla un altro importantissimo accordo decennale di partnership strategica con l’Nba, la National Basketball League. Grazie a questo accordo Reebok ha acquisito i diritti per disegnare, produrre e distribuire tutto il merchandise relativo all’Nba, alla Women’s e alla National Basketball Development League. Paul Smith disegna per Reebok un modello di trainer — in tiratura limitata e in vendita a 145 euro — dal look vagamente anni ’80. L’azienda fattura 3,1 miliardi di dollari.

shaquille o'neal x Reebok
shaquille o’neal x Reebok

Reebok e il rap

Una new entry nel fenomeno moda e rap: si tratta della partnership a lunga scadenza fra Reebok e 50 Cent, il rapper in cima alle classifiche dei dischi più venduti in tutto il mondo. Il primo frutto della collaborazione è la linea di scarpe G-Unit Collection by Rbk. Questa collezione di calzature debutta, con una distribuzione molto limitata, in autunno, ma il lancio in grande stile avverrà nei primi mesi del 2004.

G-Unit Collection by Rbk
G-Unit Collection by Rbk

Non è la prima volta che Reebok collabora con un esponente del rap: il brand ha infatti lanciato, il 18 aprile 2003, la S Carter Collection by Rbk, frutto del feeling con il rapper Jay-Z, che sta riscuotendo un successo enorme negli Stati Uniti. In un solo weekend, infatti, sono state vendute 10 mila paia del primo modello di trainer messo in circolazione, ovvero lo Shaun Carter che costa 95 dollari. La nuova collezione dedicata al tenniswear femminile viene ideata dalla stilista statunitense Diane von Fürstenberg. Nel 2021, insieme a CardiB ha lanciato una collezione di calzature “Mommy & Me” ispirata alla figlia di due anni. 

CardiB x Reebok
CardiB x Reebok

L’acquisizione da parte di Adidas

Reebok International Ltd. aveva circa 6 mila impiegati nel mondo quando Adidas acquistò il marchio nel 2006 per 3.8 miliardi di euro. Grazie a questa fusione Adidas guadagnerà una buona fetta del mercato americano, fino ad ora quasi esclusivo monopolio di Nike

Tuttavia, successivamente è stata valutata a meno di 1 miliardo di dollari. Con l’acquisizione, viene  nominato alla direzione del marchio Paul Harrington nel 2006, sostituendo Paul Fireman. Reebok passa ufficialmente da un marchio sportivo tradizionale a un marchio incentrato sul fitness. 

È il 2010 quando Massimo Carnelli -che ha lavorato per Adidas dal 1996 al 2007- viene nominato brand director di Reebok per l’Italia. Nello stesso anno, arriva la collaborazione con CossFit, per il quale sponsorizza i CrossFit Games (diventati poi Reebok CrossFit Games).

Nel 2011, Reebok viene accusata di pubblicità ingannevole. Reebok International pagherà una somma di 25 milioni di dollari per rimborsare i consumatori ingannati dalla pubblicità sulle calzature tonificanti EasyTone  e RunTone. La FTC – Federal Trade Commission americana, ha giudicato falso e senza alcun tipo di prova a sostegno che questi due modelli di calzature aumentino del 28% la tonicità della muscolatura dei glutei e dell’11% quella delle cosce e dei polpacci rispetto alle altre scarpe sportive.

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In un tentativo di re-branding, nel 2013 il logo diventa un delta rosso, simbolo dei tre pilastri dell’auto-cambiamento positivo mentale, fisico e sociale. 

Nel 2018, il Gruppo nomina alla direzione creativa del marchio, Karen Reuther. Dopo dodici anni da Nike, la stilista prende il posto di Thomas Steinbruck che aveva lasciato l’azienda dopo appena diciotto mesi di servizio. 

La sostenibilità

Nel 2017 Reebok ha annunciato la nascita di Cotton & Corn, nuova iniziativa green che porterà al lancio di una linea di scarpe interamente sostenibile. Obiettivo del progetto, condotto dal team Reebok Future, è la creazione di prodotti realizzati con materiali di origine naturale. Il progetto prevede scarpe con tomaia in cotone biologico e una suola realizzata con un materiale derivato dal mais non alimentare. Inoltre, il brand produce un’ampia gamma di sneakers bio che alla fine del proprio ciclo di vita possano diventare “concime per nuove scarpe”, così da evitare sprechi di materiali e risorse.

sneakers organiche
sneakers organiche

Il 2020

Il XXI secolo, vede l’affermarsi del marchio nei mercati orientali. Infatti, nel 2019, d aprire la settimana della moda di Shanghai è stata Reebok che, per l’occasione, ha sperimentato per la prima volta la formula del see-now-buy-now. La sfilata si è tenuta nel celebre quartiere Taipinghu Xintiandi ed è stata caratterizzata da un’esibizione del rapper americano Future e del cantante e attore cinese William Chan. Lo show si è focalizzato in particolare sulle tendenze principali della collezione autunno-inverno 2019/20 del brand

Contemporaneamente, dopo il licenziamento di Paul Gaudio, viene chiamato alla direzione, il designer haitiano-statunitense Kerby Jean-Raymond, designer di Pyer Moss.

Kerby Jean-Raymond
Kerby Jean-Raymond

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