Ray-Ban
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Ray-Ban

Ray-Ban: la storia dell’iconico brand di occhiali da sole 

ray ban campaign 2018
ray ban campaign 2018

Indice

  1. Storia di Ray-Ban
  2. I principi Ray-Ban
  3. Lo sviluppo del brand
  4. Il brand sotto Luxottica
  5. Ray-Ban nel XXI secolo
    5.1 La campagna Never Hide
    5.2 Ray-Ban nella seconda metà degli anni 2000
  6. Celebrity Culture
  7. Nuove tecnologie
    7.1 Un occhio al presente e uno al futuro
  8. Ray-ban Studios

Stile senza tempo, semplicità e libertà di espressione sono i valori chiave di Ray-Ban, da generazioni un leader dell’occhialeria da sole e da vista. Ray-Ban si è conquistato un posto unico nel mondo dell’eyewear e i suoi occhiali da sole sono stati indossati da molte celebrità attraverso gli anni. Ray-Ban è sinonimo di occhiali da sole. Infatti, con il passare del tempo, Ray-Ban si è guadagnato la reputazione di design superbo, eccellente performance e sofisticatezza inequivocabile, che sono le caratteristiche che lo hanno reso famoso nel mondo.

Storia di Ray-Ban

Ray-Ban è un brand di occhiali da sole e da vista fondato nel 1937 dalla compagnia americana Bausch & Lomb. Il marchio è noto soprattutto per le sue linee Wayfarer (“viaggiatore) e Aviator (“aviatore”).

Nel 1929, il Colonnello degli Air Crops delle Forze Armate Statunitensi, John A. Macready, lavora con la Bausch & Lomb a Rochester, la fabbrica di equipaggiamento medico con base a New York. L’obiettivo della collaborazione è creare occhiali da sole di aviazione che prevengano le distrazioni dei piloti causate dalle tonalità intense di blu e di bianco del cielo. In particolare, Macready si preoccupa di come gli occhiali possano appannarsi, riducendo così notevolmente la visibilità ad alta quota. Il prototipo del nuovo prodotto, creato nel 1936 e noto come “Anti-Glare”, è bordato in plastica ed è dotato di lenti verdi in grado di eliminare la luce riflessa dal vetro senza oscurare però la visibilità. Vengono aggiunte anche delle lenti a impatto resistenti nel 1038.

Secondo la BBC, gli occhiali utilizzano “lenti kalichrome per dare forma ai dettagli e minimizzare l’annebbiamento filtrando la luce blu, rendendo (gli occhiali) ideali per un clima nebbioso.” Durante gli anni ’50, il brand lancia il modello Echelon (Caravan), che ha successo quanto i Wayfarer e gli Aviator.

Nel 1965 vengono introdotti anche gli Olympian I e II, che diventano popolari quando Peter Fonda gli indossa nel film Easy Rider.

Fra gli altri illustri debuttanti degli anni ‘60, si ricordano Ray-Ban Meteor, spigolosi e mascolini, e il modello a gatto Ray-Ban Laramie.

L’azienda produce inoltre linee d’edizione speciale, come The General nel 1987, che presenta somiglianze con gli Aviator originali indossati dal Generale Douglas MacArthur nella Seconda guerra mondiale.

Generale Douglas MacArthur indossa ray ban
Generale Douglas MacArthur indossa ray ban

Nel 1999, la Bausch & Lomb vende il brand al Gruppo Luxottica, conglomerato italiano di ottica, per 640 milioni di dollari, dopo decadi di produzione di famosi occhiali da sole. Da questo momento, l’azienda si concentra in modo determinato nel muoversi nel campo delle operazioni ottiche, comprando gli strumenti Storz e Chiron Vision.

I principi di Ray-Ban

Fin dalla sua fondazione, il brand Ray-Ban si è sempre basato sull’aspirazione. Dal suo concetto originale di occhiali da sole per piloti americani, e attraverso la sponsorizzazione di molte celebrità, il marchio si è catalogato come uno di quelli di cui chiunque vorrebbe essere portavoce. Possedere un paio di Ray-Ban dovrebbe essere il più grande sogno di ogni fashion addicted che aspira a somigliare ai propri idoli.

L’invenzione degli iconici modelli Aviator affonda le proprie radici nello sviluppo del potere del volo. Negli anni ’30, infatti, il rapido sviluppo del design dell’aeronautica militare permette ai piloti di volare più lontano, più velocemente e più in alto. Ma tutto ciò genera un problema. I piloti raccontano che gli alti livelli dei bagliori sperimentati durante il volo ad alta quota causano difficoltà nella visibilità, mal di testa e nausee. Ciò, naturalmente, riduce l’abilità dei piloti di operare agli alti livelli necessari all’azione militare. Di conseguenza, urge una soluzione.

Qualche tempo prima, il Colonnello Macready ha sperimentato un volo in mongolfiera. Durante questa esperienza, è stato accecato dal sole in ogni momento. Così nasce in lui l’idea di un paio di occhiali scuri che possano riparargli gli occhi e permettergli di vedere quello che lo circonda. Infatti, è convinto che questi prodotti potranno risolvere i problemi riscontrati dai piloti. Si rivolge quindi alla Bausch & Lomb per creare i nuovi occhiali da sole e l’azienda si mette al lavoro. Dopo vari esperimenti, il prototipo finale viene realizzato nel 1936.

Pubblicità 1989
Pubblicità 1989

Sviluppo del Brand

Negli anni successivi, i bordi in plastica vengono sostituiti con altri in metallo. Viene inoltre considerato che il termine “anti-glare” non è sufficientemente d’impatto per esaltare i nuovi occhiali. Così viene adottato il nome “Ray-Ban”, insieme al tag Aviator come collegamento al campo dell’aviazione. E il resto, come si usa dire, è storia. I Ray-Ban Aviator hanno così successo che non sono solo i piloti a indossarli. Foto d’epoca mostrano ufficiali d’alto rango che portano questi occhiali e, in breve tempo, essi vengono considerati il sinonimo del glamour tra i piloti militari. Questo rende gli occhiali un trend che continua a spopolare per i successivi 75 anni. Presto questi prodotti escono dall’ambito militare per entrare nel mondo di tutti i giorni di altri personaggi.

Nel 1938, l’azienda rilascia i Ray-Ban Shooter, disegnati specificatamente per chi utilizza armi da fuoco, in versioni con le lenti gialle o verdi. In particolare, le lenti gialle sono particolarmente utili per la loro capacità di riflettere la luce blu, aumentando i dettagli e minimizzando l’annebbiamento, rendendoli  ottimi da usare in caso di nebbia. Il design include anche un cosiddetto centro “cigarette circle” che permette di tenere entrambe le mani libere. Questa è diventata la caratteristica principale degli Shooter.

Sull’onda del successo, l’azienda lancia nel 1939 gli Outdoorsman, indirizzati agli appassionati di caccia, pesca e spari.

Il brand sotto Luxottica

Sotto molti punti di vista, sembra oggi inevitabile che Ray-Ban sarebbe finito sotto il controllo di Luxottica. Quest’azienda, fondata da Leonardo Del Vecchio nel 1961, inizia la propria esistenza ad Agordo e si situa a Milano. Del Vecchio viene inizialmente istruito in un istituto scientifico, ma alla fine decide di entrare a far parte del mondo dell’eyewear. Va quindi ad Agordo, il cuore dell’industria italiana di eyewear, e crea la propria compagnia per fabbricare occhiali da sole.

Con il passare del tempo, l’azienda si convince del bisogno di prendere il controllo di tutti gli aspetti dell’operazione. Compra quindi una compagnia di distribuzione, la Scarrone, nel 1974 e poi stipula una serie di contratti molto note, come Armani e Vogue. In più, acquista quote di diverse aziende di ottica e compra altri fornitori di occhiali, come Pearl  Vision e OPSM. Compra rispettivamente Erroca per 20 milioni di euro e Oakley per 21 miliardi di dollari, diventato la più grande compagnia di ottica del mondo.

Oggi Luxottica rappresenta più dell’80% del mercato, includendo le linee di occhiali di molte case di moda, come per esempio Versace, Burberry, Stella McCartney, Chanel e Armani.

Ray-Ban nel XXI secolo

Nel 2000, Luxottica inizia a ridisegnare Ray-Ban, tenendo conto dei nuovi trend della moda. In un significativo design rimodellato conosciuto come RB2132, la dimensione dei bordi viene ridotta e l’acetato viene sostituito con un tipo di plastica più leggera.

In ogni caso, Luxottica si occupa di rivivere le fortune del brand lanciando una maggiore espansione, che viene seguita da una lunga decade di turbine di attività. Nel 2003, Ray-Ban Optical ottimizza la prescrizione degli occhiali da sole. L’obiettivo è unire un design superbo e un’attenzione senza paragoni ai dettagli nel proprio artigianato. Tutto ciò, ovviamente, senza dimenticare le radici culturali che hanno reso il brand così famoso.

Sempre nel 2003, Luxottica lancia Ray-Ban Junior, una gamma di occhiali da sole disegnata specificatamente per bambini dagli 8 ai 12 anni. Questa linea viene ulteriormente espansa poi nel 2005 per includere bordi ipoallergenici più leggeri ma durevoli.

collezione junior
collezione junior

Il 2006 vede la modernizzazione del modello Wayfarer. Per l’occasione, viene assunto il fotografo musicale Mick Rock per creare un memorabile portfolio di immagini per portare i Wayfarer nell’era moderna. Musicisti indie rock vengono ingaggiati per questo progetto innovativo, noto come Ray-Ban Uncut: The Wayfarer Session. Inoltre, artisti come Peaches, James Murphy di LCD Sound System, Bobby Gillespie dei Primal Scream e Johnny Marr dei The Smiths offrono la loro presa contemporanea sul nuovo design dei Wayfarer.

La campagna Never Hide

Una campagna pubblicitaria del 2007, intitolata Never Hide, definisce il concetto secondo cui chi utilizza i Ray-Ban ha semplicemente bisogno di sentirsi coerente con la propria identità per rendere se stesso il centro dell’attenzione. La campagna coinvolge personalità immediatamente riconoscibili del passato e del presente, insieme a “normali” compratori di Ray-Ban che vogliono essere notati. La natura mondiale di questa innovazione ha un notevole impatto sul successo del brand. L’iniziativa culminerà nel 2011 quando, migliaia di fan del marchio si riuniscono in prestigiose location in tutto il mondo per celebrare i prodotti del marchio. Nell’ambito di un evento digitale di portata storica, i visitatori si sono esibiti nei punti NEVER HIDE di tutto il mondo e le fotografie scattate sono trasmesse sul sito sito ufficiale Ray-Ban.com. Per l’occasione sono stati raggiunti oltre 10 milioni di utenti. 

Nel 2009, Ray-Ban reinterpreta i suoi modelli più amati in un’esplosione di nuovi colori con la campagna Never Hide Colorize. Grazie ad uno speciale kit, i fan hanno avuto la possibilità di creare un occhiale da sole unico e personalizzato. Il kit conteneva un paio di Ray-Ban Wayfarer bianchi, alcuni stencil e cinque pennarelli specifici per colorare la superficie della montatura.

never hide campaign
never hide campaign

Ray-ban nella seconda metà degli anni 2000

Nel 2012 Ray-Ban celebrerà il 75° anniversario della fondazione pubblicando un volume in edizione limitata che raccoglie immagini rappresentative di personaggi leggendari del mondo della musica, del cinema, dello stile e della cultura popolare. 

Per i suoi canali di vendita, il marchio inizia a progettare un’esperienza omnicanale in tutto il mondo. Nel 2016 viene aperto il primo negozio monomarca in Cina e dopo soli sei mesi, il numero ammontava ad oltre 50 punti vendita. Nel 2018 è stata superata quota 100 negozi.

negozio Ray Ban
negozio Ray Ban

Il successo riscosso dal marchio nel corso degli anni, gli hanno conferito il premio “Brand dell’anno” dall’Accessories Council  nel 2016. 

Il 2019 è invece l’anno della collaborazione con le Scuderie Ferrari. Ray Ban ha creato una capsule collection di occhiali da sole in edizione limitata per raccontare le gare delle monoposto.

Capsule collectio per le Scuderie Ferrari
Capsule collectio per le Scuderie Ferrari

Nel 2021 lanciano una speciale capsule, Jackie Ohh II. Ispirato all’icona della moda, Jacqueline Kennedy Onassis, il modello oversize sfoggia una caratteristica forma a farfalla con lenti arrotondate. La montatura nel classico nero è abbinata a eleganti lenti sfumate blu, che ricordano lo stile hollywoodiano. 

Jackie Ohh II Limited Edition
Jackie Ohh II Limited Edition

Celebrity culture

Da James Dean a Audrey Hepburn, fino a Michael Jackson, Ray-Ban si è rivelato un accessorio indispensabile per le icone culturali. Infatti, Michael Jackson ha portato i Ray-Ban modelli “Aviator”, “Wings” e “Wayfarer” in diverse sue apparizioni tra il 1982 e il 2009 rendendoli popolari ancora prima del loro successo internazionale e li ha trasfromati nel suo marchio di fabbrica. 

micheal jackson indossa ray ban
micheal jackson indossa ray ban

Il brand continua a unire la cultura della celebrità nelle proprie campagne, per esempio con il Ray-Ban Re-masters Project del 2008. Noti musicisti come Paolo Nutini, The Kills, Black Kids, Ladyhawke e Ipso Facto eseguono cover degli anni ’50 e ’60 per richiamare il popolare design Ray-Ban Club dell’epoca.

Dopo la campagna Never Hide nasce Never Hide Colorises. I fan dei Wayfarer possono creare i propri design colorati unici usando una penna speciale su bordi bianchi, insieme ad altre innovazioni tra cui design basati su stampe colorate (come, per esempio, la mappa della metropolitana di New York).

John Belushi e Dan Aykroyd indossano occhiali da sole Wayfarer nel film The Blues Brothers
John Belushi e Dan Aykroyd indossano occhiali da sole Wayfarer nel film The Blues Brothers

La linea Rare Print si avventura ancora una volta nella cultura dei film e della musica, attraverso una serie di stampe a tema che danno al brand un profilo contemporaneo. I concetti di base sono Buttons Pins e Comics. E, più recentemente, il brand ha sostenuto la comunità LGBT inserendo i colori dell’arcobaleno nella propria pubblicità.

Nuove tecnologie

Ma, oltre alla promozione creativa del brand, Ray-Ban non trascura mai gli aspetti tecnologici del proprio design. Costantemente impegnato nel migliorare i propri prodotti, il marchio ha lanciato la Ray-Ban Tech Fiber Collection, utilizzando le ultimissime tecniche di manifattura nel campo dell’eyewear. La costruzione avvolgente dei bordi è fatta da sette leggeri strati di fibra di carbone, rendendo i vetri durevoli ed estremamente flessibili per resistere a danni accidentali. Le lenti hanno caratteristiche innovative simili. Create da policarbonato e cristallo, queste lenti con superbe capacità di polarizzazione, insieme a un naturale visione in alta definizione, hanno uno speciale riflettente che elimina l’annebbiamento ed esalta la protezione UV.

Un occhio al presente e uno al futuro

Durante questa decade, Luxottica prosegue la sua strategia di sponsorizzazione attraverso le celebrità, utilizzando un approccio dalle varie sfaccettature per innalzare il profilo del brand (come per esempio i concerti a tema). La campagna Never Hide ha continuato con i suoi eventi pubblicitari mondiali, mantenendo i principali ethos invariati ma reinventandone l’applicazione.

Il 24 marzo 2014, Ray-Ban ha firmato un accordo con Google per collaborare allo sviluppo di Google Glass. Di cosa si tratta? In pratica, di un pezzo di tecnologia indossabile. Sembrano un paio di normali occhiali, ma permettono a chi li indossa di svolgere le funzioni eseguibili da parte di un laptop o di uno smartphone. Con una voce incorporata, questo dispositivo permette di accedere a internet, allo store di informazioni, oltre che di effettuare chiamate e fare foto.

Nel 2017 vengono progettati montature in grafene, un materiale tra i più sottili e leggeri tra quelli esistenti, ma anche il più resistente e flessibile. Questo materiale debutta nell’eyewear grazie a Luxottica e Ray-Ban, confermando lo spirito pioneristico e innovativo del Gruppo.

Ray Ban Studios

Se il rapporto con il mondo della musica e dello spettacolo è stato imprescindibile e fondamentale per il marchio, non può non essere celebrato. Così, nel 2018, Ray-Ban lancia un nuovo concept che affonda le radici nelle fondamenta musicali del marchio: Ray-Ban Studios. Ray-Ban Studios è una fucina creativa che celebra l’espressione di sé come affermazione dell’individualità. Si pone come luogo di incontro e confronto per  gli artisti, in modo da coltivare le proprie passioni. Per questo progetto sono stati selezionati diversi artisti, come i The Martinez Brothers, DJ originari del Bronx, i quali hanno creato una capsule collection in edizione limitata composta da 500 pezzi.

The Martinez Brothers x ray ban studios
The Martinez Brothers x ray ban studios

Ray Ban Stories 

A settembre del 2021 Ray Ban esce con Ray Ban Stories, occhiali che permettono di fotografare documenti e persone. Tutto grazie al potenziamento dei Ray-Ban Wayfarer, rendendoli interattivi. L’idea è quella di non perdersi più niente: basta solo premere la stecchetta degli occhiali per catturare immediatamente l’attimo. Oltre a foto e video gli occhiali permettono di ascoltare la musica e di effettuare chiamate grazie alla presenza di altoparlanti. 

 
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