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Raso

Raso, dal verbo “radere”. La sua storia è legata a quella della seta

Se il sostantivo “raso” suggerisce un’origine del verbo “radere” (raso=rasato, reso liscio), il sostantivo “satin” si ricollega invece a un toponimo cinese. 

La sua storia è strettamente collegata a quella della seta, per millenni monopolio della Cina.

Nel Medioevo il satin era prodotto con la seta, era molto caro e usato dalle classi abbienti. Divenne famoso in Europa nel XII secolo, e il termine deriva dalla principale città portuale cinese di Quanzhou, punto d’appoggio per commercianti stranieri, visitata da Marco Polo e da Ibn Baṭṭūṭa,

Il Raso è il nome della terza armatura fondamentale, accanto a tela e saia (col suo derivato batavia). Con questa parola si definiscono tutti i tessuti che utilizzano tale intreccio e che si presentano lisci e piani, rasati appunto, e con lucentezza serica. A parità di condizioni, il raso risulta più lucido della saia e della tela, perché avendo briglie più lunghe, riflette meglio la luce.

Questa armatura prevede punti di legatura ridotti al minimo, che perciò non producono gli effetti di grana caratteristici invece delle altre due armature. I tessuti in armatura a raso sono quindi più delicati e meno resistenti. Si possono fabbricare con qualsiasi fibra tessile.

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