Pezzani, Gianni
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Pezzani, Gianni

Gianni Pezzani  (1951) è un fotografo italiano

Pezzani Gianni (1951) è un fotografo italiano. Nonostante una laurea in Scienze Agrarie conseguita nel 1979, fa presto emergere la sua vera passione per la fotografia ereditata dal padre. Abile in camera oscura, dove realizza quei viraggi selettivi che caratterizzano gran parte del suo lavoro di ricerca e professionale, si mette in luce alla fine degli anni ’70 con mostre personali a Milano, Modena, Arles e in Cina.

Nell’83 la sua collaborazione con riviste della Condé Nast

Inizia nell’83 la sua collaborazione, che ancora continua, con riviste della Condé Nast. L’anno dopo si trasferisce in Giappone lavorando per Mamiya Cameras e per clienti della moda giapponese come Zygos, Barbice, Bigi Company, Stockman Company. Viaggia in Nuova Zelanda, Australia, India, Cina, Malesia, Thailandia, Buthan, Russia, Indonesia realizzando servizi in sintonia con le culture locali. Dal ’93 rientra a Milano dove lavora con le maggiori agenzie pubblicitarie ed editoriali del mondo della moda.

A partire dal 2008 inizia una nuova un’importante ricerca, “Milano Notte”: scatti in cui la città lombarda viene ripresa nella sua solitudine notturna, momento in cui le automobili parcheggiate diventano l’unico arredo urbano. Operazione che, a cavallo tra il gennaio del 2010 e il dicembre del 2011, condurrà anche nella città di Tokyo.

Un progetto che, iniziato nel 2010, è tuttora in fase di sviluppo è “Mouche à lire”: pagine di libri accuratamente selezionate su cui lascia posare una mosca, immortalando il dittero sulla pagina scritta, a testimoniare una lunga dedizione e passione alla lettura.

L’ultima attività

Una delle ultime ricerche è “Magnetica”: un progetto che consiste nell’appoggiare su un magnete, che ruota a velocità costante, prismi di carta colorata o piccoli oggetti in vetro e plastica, che, grazie ai lunghi tempi di esposizione del mezzo fotografico, restituiscono l’illusione di forme tridimensionali.

L’ultimo progetto pubblicato “Tensione superficiale”: questo si concentra sulla restituzione del fenomeno chimico  evidenziato in immagini in cui l’acqua in caduta forma geometrie sferiche, che l’occhio umano difficilmente riesce a cogliere.

 

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