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Myrvold Pia

Myrvold Pia (1960) è una stilista e artista norvegese che ha creato un abito particolare per Cartier

Myrvold Pia (1960) è una stilista e artista norvegese. Myrvold è apparso per la prima volta sulla scena artistica norvegese all’età di 20 anni, debuttando al Vestlandsutstilingen e alla Norwegian National Autumn Exhibition. Nel 1986 ha organizzato e partecipato al Sola International Art Festival.  Da allora ha partecipato a numerose mostre, pannelli e conferenze in tutto il mondo lavorando con molti media diversi, come pittura , scultura , design , moda , performance art , installazioni artistiche e animazione 3DAutodidatta dell’arte e della moda, comincia il suo percorso creativo alla fine degli anni ’70. Le sue espressioni artistiche spaziano dalla pittura alla performance art. Si avvicina all’arte tessile e alla moda pronta “che lei definisce “wearable art” nel 1983 con una collezione di capi fatti per sembrare modellati in fango bagnato. Dal ’94 sfila alla settimana della moda di Parigi Nel ’98 disegna per la prima volta una collezione uomo. Lo stesso anno, crea un abito particolare per Cartier, in occasione della presentazione di Paris Identity, una nuova collezione di gioielli.

Per l’inverno ’98-99 si presenta

Per l’inverno ’98-99 si presenta alla settimana parigina con una serie di abiti interattivi. La collezione Post Machine, la sua nona, dispone di interruttori posizionati sui tessuti che consentono alle modelle di attivare suoni e immagini. Per l’occasione utilizza vecchie radio, telefoni e grammofoni riciclati. Dream Sequence è il biglietto da visita per il nuovo millennio, linea ispirata idealmente e per confessione della stessa designer, ai grandi sognatori dell’epoca moderna, che con piccoli atti di disobbedienza civile ribadiscono il loro sforzo non violento verso un mondo migliore.

FLOW – un’opera in movimento

Per il suo padiglione indipendente a Venezia nel 2011, parallelamente alla Biennale di Venezia , Myrvold ha scelto di presentare una serie di installazioni interattive su larga scala utilizzando schermi video e animazione 3D. Uno di loro, lo “Stargate”, era composto da un loop video proiettato su sei schermi interconnessi. Un’opera d’arte immersiva, il pubblico ha potuto interagire con l’installazione entrando al suo interno.

Nel catalogo della mostra, la direttrice del Norwegian Art Council Anne Aasheim scrive: ‘A Venezia, Myrvold mostra “FLOW”, come un work in progress, o come spiega,’ un work in motion ‘in quanto è un’opera in continua evoluzione che richiede la collaborazione di partner tecnici e finanziari per evolversi; che cresce in scala e raffinatezza tecnologica mentre Myrvold si connette a nuovi attori nella scena contemporanea dell’esperienza digitale visiva”. 

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