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L,  Comunicazione ed editoria

Lucchini, Flavio

Flavio Lucchini (1928) è stato un giornalista ed editore

È nato a Curtatone Montanara. Flavio Lucchini ha contribuito, con le testate da lui dirette, all’affermarsi della moda italiana. Nel ’50 progetta e dirige Fantasia, mensile di moda. Il suo nome è legato all’uscita del settimanale Amica, con cui nel 1962 il Gruppo del Corriere della Sera, allora nelle mani di Mario, Aldo e Vittorio Crespi, rispose con successo allo strapotere di Mondadori e Rizzoli nel settore dei femminili.

Lo idea con Franco Sartori ed Enrico Gramigna, ne cura la veste grafica e il lancio editoriale. Tre anni dopo, assume la direzione di Novità che, per la Condé Nast, trasformerà poi in Vogue. Nel ’77, crea Lei, un mensile rivolto alle giovani, alle ragazze.

Rispetto alla tradizionale stampa patinata della casa editrice Condé Nast

Rispetto alla tradizionale stampa patinata della casa editrice Condé Nast, che lo edita, si presenta come un prodotto spregiudicato. Parte con una buona risposta di pubblico, poi le vendite si flettono.

Nell’80 con Gisella Borioli, sua moglie fonda i mensili Donna e Mondo Uomo. Seppure in diretta concorrenza con i periodici Condé Nast, l’iniziativa ha un successo di lunga tenuta. Donna lancia grandi fotografi italiani come Fabrizio Ferri e Giovanni Gastel. Per l’Eri, la casa editrice della Rai studia l’impostazione del mensile Moda.

L’idea innovativa di Flavio Lucchini

Nell’83, Lucchini, che non sa accomodarsi sul già fatto, sui traguardi raggiunti, avvia, in alleanza con Edilio Rusconi, un ambizioso e difficilissimo (il panorama editoriale è irto di testate femminili) progetto: un nuovo settimanale, Eva, affidato alla direzione di Francesco Cevasco. L’idea è estremamente innovativa. Il primo numero esce alla fine di settembre e vende oltre 150 mila copie, ma nel giro di qualche mese la pubblicazione si affloscia su se stessa e muore.

Nel 1990, dopo la scomparsa di Franco Sartori, amministratore delegato di Vogue Italia, Lucchini viene richiamato da Condé Nast per prenderne il posto a capo della sede italiana. Frizioni interne impediscono all’ultimo momento il passaggio alla multinazionale e Lucchini vende il 30 per cento della sua Edimoda (editrice di Donna e Mondo Uomo) al coeditore Rusconi, cominciando un lento distacco dal mondo dell’editoria.

Dalla direzione editoriale alla scultura

Nel ’93 accetta l’incarico dirigenziale di Condé Nast Italia sotto forma di consulenza, mentre inizia a dar corpo alla sua vera passione, l’arte. Oggi, nel 2o2o, Lucchini ha affiancato all’attività di imprenditore-creatore di Superstudio Group (studi fotografici, spazi e servizi per moda comunicazione e design) l’attività a tempo pieno di scultore la cui ispirazione nasce esclusivamente da quel mondo della moda che ha contribuito a creare.

 

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