Laura Biagiotti
B,  Marchi e case di moda

Laura Biagiotti

Laura Biagiotti, il connubio perfetto tra femminilità e raffinatezza

Laura Biagiotti

Indice

  1. Biografia
  2. La prima sfilata 
  3. Riconoscimenti
  4. Gli anni duemila per la Grande Dame
  5. La direzione di Lavinia
  6. Linea occhiali e profumi
  7. Lavinia Biagiotti consigliere della Camera Nazionale della Moda Italiana
  8. Tra tradizione e innovazione

Laura Biagiotti è uno dei più grandi marchi della moda italiana. Il brand prende il nome dall’omonima fondatrice, che dagli anni ’60 inizia ad interessarsi al mondo della moda. Ad oggi Biagiotti è noto mondialmente per il suo stile unico caratterizzato da colori raffinati e glamour, amato da tutte le donne.

Biografia

Laura Biagiotti è figlia d’arte. Dalla madre Delia, proprietaria di un noto atelier della Roma anni ’60, ha assorbito il buon gusto e conoscenza del mondo della moda e dei grandi della couture francese, che erano allora il punto di riferimento di ogni donna elegante.

Dopo gli studi di archeologia, che hanno nutrito l’altra sua grande passione, e un’esperienza di collaborazione con Schuberth, Barocco, Litrico e altri, affianca la madre nella conduzione dell’atelier. Intuito il potenziale del nascente prêt-à-porter di lusso, insieme a Gianni Cigna, fonda nel 1965 la Biagiotti Export. La società  produce ed esporta le creazioni dell’alta moda romana.

Nel 1972, entra direttamente nel settore maglieria, acquistando la MacPherson di Pisa, prestigiosa azienda specializzata nella produzione di manufatti di cachemire.

L’amore per il cachemire e per il bianco: La prima sfilata

Le possibilità del cachemire, fino ad allora utilizzato per capi molto classici che si rifacevano alla tradizione inglese, affascinano la giovane Laura Biagiotti. Queste la stimolano a farne una delle materie principali sulle quali basare la ricerca delle sue future collezioni.

Il debutto con la prima sfilata firmata è dello stesso anno. La collezione presenta pochi capi che ruotano attorno a una giacca bianca, trasformata dagli accessori per l’uso dal mattino alla sera.

Nasce un grande amore: il bianco, che diventa da allora un altro suo tratto distintivo. La stilista pensa a donne simili a lei, più che ad astratte creature da passerella. Crede a una moda facile da indossare, ad abiti per chi non vuole rinunciare ad essere se stessa.

Laura Biagiotti
Sfilata Biagiotti

Negli anni ’80 il suo stile si affina e si definisce: le sue creazioni in cachemire sono innovative e raffinate e sperimentano soluzioni mai inventate prima, tanto che il New York Times le regalerà il titolo di “Regina del cachemire”. Gli abiti da bambola, dalla forma trapezoidale, tagliati in lino o taffettà, si rincorrono con successo attraverso le stagioni. I lini bianchi, ricamati come la biancheria della nonna, diventano freschissime ed eleganti soluzioni per la vita moderna.

Nel 1980, acquista e riporta all’antico splendore il castello di Marco Simone, a Guidonia, nella campagna alle porte di Roma, vi installa la sua abitazione e la sua sede. L’atmosfera rilassante del castello, la sua pace, la serena vita familiare con la figlia Lavinia e il marito Gianni Cigna – prematuramente scomparso nel ’96 – si integrano in una incessante attività che permette alla stilista di raggiungere importanti traguardi.

Dizionario della Moda Mame: Laura Biagiotti. La stilista con la figlia Lavinia.
Laura con la figlia Lavinia

Riconoscimenti

Molti i primati: è la prima stilista italiana invitata a sfilare in Cina, nel 1988, al Cremlino nel 1995, al Cairo nel 1998. Numerosi i riconoscimenti: Cavaliere del Lavoro nel 1995, Donna dell’Anno a New York nel 1992, premio Marco Polo nel 1993.

L’amore per l’arte, la cultura e per la sua città fanno di Laura Biagiotti una raffinata mecenate. Attraverso la Fondazione Biagiotti Cigna, istituita in memoria del marito, fa dono alla città di Roma di 170 opere del pittore futurista Giacomo Balla, sponsorizza la ricostruzione del sipario del Teatro la Fenice di Venezia e il restauro della scalinata di Michelangelo al Campidoglio per il Giubileo dell’anno 2000. Sempre nel 2000 è stata nominata presidentessa del Comitato Leonardo.

Tutto procede secondo tradizione: l’amato cachemire, l’adorato bianco, la sperimentazione sulla materia, le citazioni colte sono i protagonisti di ogni collezione di questa signora che, nel 2002, ha festeggiato i 30 anni di militanza nella moda. Nella sfilata di compleanno, la proposta del cachemire lavato a 100 gradi e infeltrito, tanto da sembrare lussuosa felpa.

Laura Biagiotti
Biagiotti con capi cachemire

Laura-land, il mondo di Laura Biagiotti, è fatto di piccole grandi invenzioni, come la stampa souvenir, dell’estate 2003, con intarsi di cartoline d’antan, orlate di pizzi. Non casuale, perché le Poste Italiane hanno emesso oltre due milioni di francobolli con i nomi e i modelli di alcuni nostri stilisti, fra cui il suo.

Al suo fianco la figlia Lavinia, responsabile dell’etichetta Laura Biagiotti Roma, presenza preziosa anche per la sfilata dell’inverno 2003-2004, ispirata alla Russia delle rappresentazioni teatrali. Suggestioni coniugate anche al maschile, uomo vagabondo con le vacanze nel cuore.

Dizionario della Moda Mame: Laura Biagiotti. La linea di profumi Roma.
La linea di profumi Roma

Gli anni duemila per la Grande Dame

Nel corso degli anni il successo del brand Laura Biagiotti è rimasto invariato anche grazie all’introduzione sul mercato della linea Laura Biagiotti Dolls, dedicata alle più piccole, della Biagiotti Bodywear, una collezione di lingerie contemporanea e innovativa, delle collezioni Laura Biagiotti Jewelry e Laura Biagiotti Collezione Casa. Nasce nel 2006 la collezione di camicie da uomo Biagiotti e la collezione Biagiotti Calze per uomo, donna e bambino.

Nel 2009 è stata nominata “Grande Dame 2009” ricevendo il premio Veuve Clicquot – Business Women Award. Le sono poi stati assegnati nuovi riconoscimenti, tra cui la KORE – Oscar della moda, il Premio Giovani Imprenditori e il Premio Personalità Europea. Ha inoltre pubblicato per Mondadori il libro “Pronto e Indossato”, ispirato all’omonima trasmissione che ha ideato e condotto su Radio 2 dal 2011 al 2014. È stata attiva anche nel mondo del teatro e del cinema, collaborando alla realizzazione di costumi e partecipando a film di successo, come “Venuto al Mondo” di Sergio Castellitto con Penelope Cruz e “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino.

La direzione di Lavinia

Laura muore il 26 maggio del 2017, all’età di 73 anni, presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma dove era giunta in gravissime condizione dopo aver accusato un malore in casa. Alla sua morte, erede del suo grande impero è la figlia Lavinia che ha diretto il marchio, assieme alla madre, già nel 2005.

Figlia d’arte, Lavinia Biagiotti Cigna (1978), nasce a Roma e studia all’esclusiva Marymount della sua città. Nel 1996, dopo la morte del padre Gianni Cigna, abbandona la facoltà di Medicina per affiancare la madre, Laura Biagiotti, nel lavoro. Debutta il 5 novembre del 1997 in occasione di una Charity organizzata al Cairo. È quella la sua prima volta in passerella, insieme alla mamma, per l’applauso finale.

Linea occhiali e profumi

Lavinia Biagiotti Cigna
Linea occhiali da sole – Biagiotti

Nel 1999 coordina la presentazione della nuova linea di occhiali Laura Biagiotti e dei nuovi profumi Tempore e Tempore Donna. Lavinia organizza, inoltre, l’evento per l’inaugurazione del restauro della Cordonata del Campidoglio, portata agli antichi splendori grazie al mecenatismo della madre.

Nel 2000, per il suggestivo finale della sfilata primavera-estate 2001, porta in passerella, a Milano, gran parte dei campioni che avevano trionfato alle Olimpiadi di Sidney 2000: un nuovo legame tra moda e sport, che si rinnova a ogni passerella Biagiotti. L’anno successivo, firma, a “quattro mani” con la madre, una nuova linea di abbigliamento: la Laura Biagiotti Roma. Lavinia ha realizzato, con la collaborazione di Maurizio Millenotti, nomination all’Oscar per i costumi del film Il Pianista sull’Oceano e gli abiti per la pièce The Blue Room.

Lavinia Biagiotti consigliere della Camera Nazionale della Moda Italiana

Nell’aprile 2004 è stata eletta Consigliere della Camera Nazionale della Moda Italiana e, dal 2005, è Junior Vice President di Biagiotti Group. Lavinia ha inoltre ricevuto, nel dicembre 2008, il premio Personalità Europea per “essersi distinta nel panorama sociale ed economico del nostro Paese, contribuendo con impegno, entusiasmo e intraprendenza alla crescita a allo sviluppo del territorio”.

Tra tradizione e innovazione

Nel 2020, in seguito alla pandemia da Covid-19, Lavinia si è fatta promotrice delle sfilate live streaming per la settimana della moda di Milano. Sulle sue passerelle hanno sfilato, per la prima volta insieme, Pat e Anna Cleveland.

L’anno seguente Lavinia si lancia verso la sostenibilità, un tema sempre più sentito dagli stilisti italiani. Infatti, per la collezione autunno/inverno 2021 Biagiotti utilizza tessuti riciclati per confezionare i capi in cachemire. Una collezione all-white dove abiti, classici e romantici, si fregiano di importanti ricami di perle e scaramazze, realizzati a mano da ricamatrici specializzate. 

Lavinia Biagiotti Cigna
Lavinia Biagiotti e Pat Cleveland

A settembre 2022, la collezione Primavera – estate 2023 ha sfilato nella piazza del Campidoglio a Roma, come già era accaduto nel 2020 e per l’occasione la stilista ha deciso di finanziare il restauro della Fontana della Dea Roma, con il supporto del Gruppo Intesa San Paolo. Non è la prima volta che il marchio italiano compie opere di mecenatismo verso la città di Roma, in quanto già nell’anno precedente aveva partecipato al restauro della Scala Cordonata del Campidoglio. 
L’amore e il legame con la capitale italiana si evince anche dalla decisione di rendere la collezione completamente Made in Roma. L’intento, raggiunto con successo, era quello di valorizzare la manodopera e le menti locali. 

isabeli fontana lavinia biagiotti
Collezione Primavera – Estate 2023

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