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Hdp: Holding di Partecipazioni Industriali, è stata costituita il 6 marzo 1997 dalla divisione parziale di Gemina

Hdp è un holding di Partecipazioni Industriali, è stata costituita il 6 marzo 1997 dalla divisione parziale di Gemina, dalla quale ha rilevato il 100 per cento del Gruppo editoriale Rcs, la maggioranza di Gft Net, Gruppo di moda abbigliamento, e di Fila. Il presidente è Guido Roberto Vitale, il vice presidente Paolo Mieli, l’amministratore delegato Maurizio Romiti. Al 1° maggio 2003, il 44,883 per cento del capitale ordinario è controllato da un Patto di Sindacato, costituito da 11 azionisti (Fiat, Mediobanca, Gemina, Italmobiliare, Generali, Pirelli, IntesaBci, Sinpar, Smeg, Edison, Mittel). Al principio la holding competeva in due business prevalenti, l’editoria, con il Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera, e la moda, settore in cui è entrata nell’88, acquisendo la maggioranza (il 53,2 per cento) di Fila, società biellese che compete nell’actiwear.

Gruppo Finanziario Tessile di Torino (Gft)

Questa prima esperienza nella moda viene allargata nel ’95, quando entra nell’orbita della holding milanese il Gruppo Finanziario Tessile di Torino (Gft). A marzo del ’98, (Gemina nel frattempo è diventata Hdp), l’acquisizione della griffe Valentino, che affianca Fila e Gft, prelude a un polo del lusso italiano che non si è mai realizzato compiutamente. Infatti, nel triennio 1998-2000 la holding milanese ha conseguito pessimi risultati economico-finanziari, influenzati dall’andamento negativo delle aziende di moda: una perdita calcolata attorno a 843 miliardi di vecchie lire.

Il 2001 conferma i negativi risultati del triennio precedente. I ricavi netti consolidati sono pari a 3.357,2 milioni di euro, in linea con i 3.357,7 del 2000, ma frutto di andamenti contrapposti: all’aumento del 14,9 per cento registrato da Rcs, si contrappone un calo dei ricavi di Fila del 2,4 per cento e del 39,7 per cento di Gft Net (cui fa capo la griffe Valentino). Il risultato operativo è negativo per 33 milioni di euro, mentre il risultato netto di competenza è pari a meno 232,1 milioni di euro. Ma è l’indebitamento finanziario netto, 594,4 milioni di euro, il vero tallone d’Achille del Gruppo.

I risultati negativi delle controllate della moda-abbigliamento, Gft Net e Fila

I risultati negativi delle controllate della moda-abbigliamento, Gft Net e Fila, hanno pesato in misura determinante sui conti di Hdp. Nell’ambito di Gft Net, che ha chiuso con una perdita di 79,6 milioni di euro, la maison Valentino, pur aumentando il giro d’affari del 12 per cento, ha conseguito un utile operativo negativo di 16,8 milioni di euro (contro i 14,8 del 2000). E una perdita netta di 28,5 milioni (da 25,6).

L’indebitamento finanziario a fine 2001 era di 281,7 milioni di euro. Per Fila, il risultato operativo è pari a meno 45,1 milioni, mentre il risultato netto è di meno 139,7 milioni, il doppio dell’anno precedente.

Tali risultati inducono il consiglio di amministrazione a esaminare “il complesso iter delle trattative per la dismissione di Fila e Valentino” e a focalizzare l’impegno del Gruppo nei soli settori dell’editoria e comunicazione. Nel marzo del 2002, Hdp comunica che la controllata Gft Net ha ceduto la Valentino al gruppo Marzotto.

il trasferimento del 100 per cento del capitale della Valentino

L’accordo raggiunto prevede il trasferimento del 100 per cento del capitale della Valentino. Per un corrispettivo, inclusivo dei debiti finanziari, pari a 240 milioni di euro. Il fatturato della Valentino nel 2001 è stato di 132,5 milioni, con una perdita di 28,5 milioni. L’indebitamento verso il gruppo Hdp (155 milioni) verrà integralmente rimborsato al closing. L’operazione è un passo importante per concretizzare la strategia di Hdp di dismettere le attività del settore moda e concentrarsi nel business editoriale e della comunicazione. A tale scopo, Hdp, già nel 2001 e nei primi mesi del 2002, aveva ceduto alcuni rami che facevano capo a Gft Net: Sahzà, Revedi, lo stabilimento di Bosconero, oltre alla risoluzione del contratto di licenza Calvin Klein.

Nel luglio del 2002, Gft Net cede, a Mediconf, il 100 per cento di Facis S.p.A.

Nel luglio del 2002, Gft Net cede, a Mediconf, il 100 per cento di Facis S.p.A., marchio storico per l’abbigliamento maschile italiano, e il 96,3 per cento dello stabilimento produttivo di Svik, per un corrispettivo di 6,2 milioni di euro, oltre ai debiti finanziari.

Per dare l’addio al settore abbigliamento, resta da vendere Fila. Il 10 giugno 2003, Fila Holding vende a Sport Brands International, controllata dal fondo privato di investimenti americano Cerberus, le proprie partecipazioni operative. Quali Fila Nederland BV, Fila Sport S.p.A., Ciesse Piumini Srl e Fila Usa Inc. L’avventura del lusso è chiusa.

Coerentemente, cambia la denominazione sociale della holding milanese che da Hdp, assume, dal 1° maggio 2003, la denominazione di Rcs MediaGroup. La quale controlla le società Rcs Quotidiani, Rcs Periodici, Rcs Libri, Rcs Pubblicità, Rcs Diffusione, Rcs Broadcast, attive nei settori dell’editoria e della comunicazione.

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