Gypsy
Gypsy, lo stile ribelle degli anni ’70
Lo stile gypsy è uno stile etnico e vintage che parla di culture diverse. Era il 1959 quando Jules-François Crahay lanciò una collezione di stile zingaro, mentre all’inizio degli anni ’70 Thea Porter e Caroline Charles crearono una serie di abiti e un completo due pezzi ispirandosi proprio ai tradizionali costumi degli zingari. Proprio in questo periodo lo stile gypsy prende luogo. I giovani del ’68 iniziano ad avvicinarsi a uno stile ribelle, non conformista.
Si tratta di uno stile caratterizzato da gonne particolarmente ampie, che consentano un rapido svolazzo, e da bluse, spesso elasticizzate, che lasciano le spalle scoperte, di solito realizzate con tessuti leggeri e dai colori brillanti. La caratteristica principale dello stile gypsy è la presenza della sciarpa annodata al collo oppure sui fianchi. Anche le piume sono diventate nel corso degli anni un caposaldo dello stile gypsy. Alla base di questo stile c’ è un istinto selvaggio e libero: stampe, colori e gioielli vengono raggruppati e mischiati per creare un outfit d’impatto.
Nel 2015 Marc Jacobs ha tratto ispirazione dallo stile gypsy per alcune sue collezioni, mentre Etro ancora oggi si ispira alla cultura gitana per i suoi abiti. Inoltre, è tornato molto in voga sempre in quegli anni soprattutto grazie al celebre festival Coachella. Influencers e adolescenti hanno infatti iniziato a far uso di capi d’abbigliamento ricordanti lo stile gitano proprio durante questo evento.
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