Goldberg, Nathaniel
Nathaniel Goldberg (1970) è un fotografo francese
Nathaniel Goldberg è nato in Francia da padre francese e madre americana. All’età di 15 anni, ha scoperto una passione per la fotografia che in seguito lo avrebbe spinto a lasciare la sua nativa Parigi per New York City per perseguire una carriera nella fotografia. A metà degli anni ’90 il suo talento per la creazione di immagini è stato notato da molti marchi e riviste prestigiose. Il fotografoc ollabora con riviste e marchi come Vogue Italia, Vogue Paris, V Magazine, Harper’s Bazaar, Armani, Hermès, Gucci e Christian Dior.
Nel 1996 Nathaniel Goldberg vince il prestigioso premio dedicato ai giovani fotografi di moda a Hyères. Pubblica su Harper’s Bazaar Usa, W Magazine, Numéro, The Face, Vogue France. Vive fra Parigi e New York.
Sottili, radiose, pacifiche: le immagini create da Goldberg attraverso venticinque anni di carriera ricca e produttiva ci permettono di vedere un mondo in cui l’attenzione alla bellezza delle cose va di pari passo con un sensibile rispetto per essa. Nathaniel Goldberg è un uomo che si potrebbe definire una “grande anima”. Logicamente, il suo lavoro testimonia un vero umanesimo, particolarmente raro e prezioso in un mondo dell’arte spesso segnato dall’egocentrismo di molti artisti. Goldberg sa come guardare, e attraverso le sue fotografie, noi come spettatori, impariamo anche a guardare e in effetti a vedere – sicuramente il più alto risultato di un’arte visiva. In quelle immagini, il fotografo non controlla i suoi modelli ma dialoga con loro; non mira mai a catturare direttamente un soggetto o una personalità, ma si avvicina leggermente allo spirito delle cose che il suo occhio osserva. Ritratto, moda, paesaggio, documentario: composto da immagini selezionate e curate dal fotografo stesso, questo libro è sicuramente quello che chiamiamo un “libro d’artista”. Il riassunto panoramico del lavoro fotografico di Goldberg, che mostra vari temi e soggetti eterogenei come onde di ricordi, sembra in un certo senso un autoritratto.
Nathaniel Goldberg esplora l’India e la definisce “affascinante e inquietante”.
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