frank robert
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Frank, Robert

Robert Frank, fotografo svizzero (1924-2019)

Nato in Svizzera, a Zurigo, nel 1924, Robert Frank è stato tuttavia il cantore dell’immaginario Americano. Il fotografo è considerato il padre dell’immagine istantanea, grazie al talento innato di saper immortalare un momento spontaneo al volo.

Dopo un breve apprendistato nei primi anni ’40 a Zurigo e Basilea, Robert Frank si stabilisce negli Stati Uniti lavorando come fotografo di moda per Life, Look, Fortune, Harper’s Bazaar dove collabora con l’art director Alexey Brodovitch e il fotografo Louis Faurer. Attratto irresistibilmente dal reportage e dalla lezione di Eugene Smith e degli scrittori della cosiddetta Beat Generation. Gira gli Stati Uniti con una borsa di studio della Guggenheim Foundation, realizzando un libro che ha lasciato un’importante traccia: Les Américans, pubblicato in Francia da Robert Delpire con una bella prefazione di Jack Kerouac. Autore sempre vicino alle avanguardie artistiche, affascinato dal teatro e dalla poesia underground. Non ha mai del tutto abbandonato la fotografia professionale, realizzando immagini di moda, cataloghi, servizi sempre molto personali.

the americans, Robert Frank
The Americans, Robert Frank

Nel ’59, Frank si dedica al cinema dirigendo il suo primo film, Pull My Daisy, considerato il padre del New American Cinema, e negli anni seguenti si dedica completamente alla settima arte, realizzando tra l’altro il celebre documentario Cocksucker Blues, incentrato sul tour in Nord America dei Rolling Stones. Dopo la tragica perdita della figlia ventenne torna alla fotografia, ma in modo completamente diverso: impiega collages, polaroid e incisioni direttamente sulla pellicola. Nel 1994, Frank dona gran parte del suo materiale artistico alla National Gallery of Art di Washington, che ha creato la Robert Frank Collection. 

Continua a fotografare e ad esporre, più per passione che per arte; la sua vita è cadenzata dai soventi spostamenti che lo muovono tra la sua tranquilla casa in Canada ed il suo appartamento nella caotica ma amata New York.

Muore a settembre del 2019.

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