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La Fratelli Claudio & Carlalberto Corneliani, esordisce negli anni ’30 a Mantova

La nascita del brand

La Fratelli Claudio & Carlalberto Corneliani, esordisce negli anni ’30 a Mantova, fondata dal nonno, e trova il suo consolidamento nella seconda metà degli anni ’50, dopo essere stata chiusa per tutto il periodo della guerra. La politica imprenditoriale dei due fratelli è quella di forti investimenti in tecnologia per aumentare la qualità del prodotto. Nel 1974, un accordo con lo stilista francese Maurice Renoma, per produrre il suo abbigliamento su licenza, garantisce un incremento di fatturato del 33 per cento. Nell’80, i Corneliani acquisiscono da Montefibre la società Abital di Verona, dopo averla risanata, e si rafforzano ulteriormente, conquistando il proscenio internazionale dell’abbigliamento maschile. L’azienda ha diverse linee: Corneliani è una collezione classica; Trend è più in linea con la moda; Set è dedicata ai giovani; Via Ardigò propone il “formale informale”, con un’eleganza più disinvolta; Sportwear Corneliani è mirata appunto allo sport, al tempo libero. L’offerta del Gruppo comprende anche altri marchi: Nino Danieli, Full Time, Browngreen.

Corneliani abito

La produzione e le acquisizioni

I dipendenti sono 1.300 e producono ogni anno 450 mila capispalla, 250 mila pantaloni, 200 mila camicie, cravatte e maglie. Un ampio giro d’affari (attorno ai 180 miliardi di fatturato nel ’98), che già nel ’74 aveva varcato i confini italiani per espandersi all’estero fino al mercato americano. Nel ’98, l’azienda ha stretto un accordo con la Polo Ralph Lauren per la produzione e la distribuzione negli Usa, anche se già nell’86 si era costituita la Corneliani Usa Inc, con una sede a New York. Gli stabilimenti sono a Mantova e a Verona: vantano primati tecnologici e un pionierismo nella “meccanizzazione dell’area modelli”. Corrado Corneliani, rappresentante della quarta generazione, studia, insieme al Politecnico di MilanoPolitecnico di Milano, nuove soluzioni elettroniche collegate alla confezione, agli scanner per il “Su misura”.

Corneliani camicia

I primi anni 2000

Dal ’97, a Milano, uno show room in Montenapoleone, là dove c’era il mitico Salumiere, fa da specchio e vetrina al successo dell’impresa mantovana.

2008 Corneliani ha aperto una boutique monomarca a Londra in New Bond Street. Nel 2012 è stata fondata la Corneliani Shanghai Ltd e nel 2013 è stato aperto un flagship store di proprietà a Shanghai.

Nel giugno 2016 la famiglia Corneliani (da un lato Carloalberto e i figli, dall’altro gli eredi di Claudio, scomparso nel 2010), decidono di cedere il 51% dell’azienda al fondo del Bahrein, Investcorp, per 100 milioni di dollari (80 milioni di euro) in modo da liquidare un ramo della famiglia e continuare ad investire sulla crescita.

Corneliani boutique

La terza generazione dei Corneliani

Con la terza generazione dei Corneliani l’azienda si trasforma così da familiare in manageriale. La realtà presenta purtroppo numerosi problemi societari: vi è il licenziamento dei Corneliani rimasti in azienda, il cambiamento di tre amministratori delegati in 4 anni, una riduzione del fatturato all’incirca dell’8%, vi è inoltre dalla proprietà la richiesta di una robusta ristrutturazione nel 2019 e nel contesto è pure presente un forte dissenso tra i soci.

Le questioni legali

Nel dicembre 2019 i Corneliani presentano un’istanza al tribunale civile di Brescia in cui chiedono che il fondo del Bahrein mantenga gli impegni. Qualche mese più tardi, nel luglio 2020, è Investcorp a rivolgersi al tribunale chiedendo un arbitrato e il risarcimento danni nei confronti della famiglia Corneliani.

Sbloccata la situazione alla fine di marzo del 2021, pochi giorni dopo la rinuncia da parte di Basic-Net di Marco Boglione, in un incontro al Mise con il ministro Giancarlo Giorgetti: costituzione di una newco che vede la partecipazione di Investcorp (con un investimento di 7 milioni) e di Invitalia (l’agenzia, di proprietà del Ministero dell’Economia) che sblocca l’investimento di 10 milioni già deciso da tempo. L’iniziativa scongiura la liquidazione dell’azienda e il licenziamento dei dipendenti. 

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