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Coccoli, Ugo

Ugo Coccoli (1916-1996), stilista e sarto di moda maschile

Dopo un giovanile apprendistato presso la ditta romana Farè, trasferitosi ventiquattrenne a Torino, Ugo Coccoli apre una sua sartoria “su misura” (1948) che, per la perfezione del taglio, l’accuratezza dell’esecuzione, il gusto sobrio ma aperto all’attualità, conquisterà e saprà mantenere fedele nel tempo la più esigente clientela torinese.

Consapevole dell’estendersi di una nuova massa di consumatori e dell’affermarsi dell’industria della confezione, Coccoli fin dall’inizio farà parte di quel gruppo di sarti (Litrico, Piattelli, Brioni, Blasi, Caraceni) che intesero affermare, opponendosi al prevalente stile francese e inglese, il made in Italy, promuovendo la propria immagine al festival della moda maschile a San Remo e soprattutto nelle sfilate dell‘Accademia dei Sartori a Roma, nei tardi anni ’60.

Qui riscosse grande successo, esteso dall’Italia

Qui riscosse grande successo, esteso dall’Italia in Germania, per il contrasto, nei suoi modelli, tra taglio classico e modernità del tessuto e dei colori: giacche blu brillante, smoking con giacca bianca e pantaloni viola.

Negli anni ’70 entra nel suo stilismo di l’accento sportivo con martingale nelle giacche, che spesso arieggiano la sahariana. Celebri i suoi cappotti double-face, i suoi smoking senza peso e la mantella da sera, nera foderata in seta dai toni vivi.

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