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C,  Marchi e case di moda

Cacharel

Cacharel è la griffe francese fondata da Jean-Louis Bousquet

Dietro il nome di questa famosa griffe Cacharel, si cela l’attività dello stilista-imprenditore Jean-Louis Bousquet (Nimes, 1932). Dopo i primi passi come apprendista sarto, Bousquet nel 1956 si trasferisce a Parigi, dove apre un piccolo atelier di camiceria maschile.

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Monsieur Cacharel, l’uomo dietro il marchio, Jean Bousquet

Gli inizi

Nel ’62, fonda la sua società in cui produce, oltre alle camicie da uomo e donna, anche abiti-chemisier e altri capi femminili. È un antesignano del prêt-à-porter. Se i modelli sono abbastanza classici, nuovo è l’uso dapprima del crepon (tessuto utilizzato fino ad allora per le camicie da notte) e poi del cotone liberty, stampato con i famosi fiorellini, due elementi che ne definiscono lo stile, fresco e romantico, e portano subito il marchio alla notorietà.

La felice intuizione di usare le fotografie intimiste di Sarah Moon per le campagne pubblicitarie diventa un altro elemento caratteristico, costante nel tempo. Negli anni seguenti, Bousquet chiama a collaborare giovani stilisti che diventeranno famosi: Agnès B., Alaïa, Corinne Cobson, Emmanuelle Khanh, Lempicka, Shimada. Grande successo hanno i profumi, dal primo, Anaïs Anaïs, lanciato nel 1978, uno tra i più venduti, a Loulou nell’87, a Eden nel ’94, fino a Noa, lanciato nel ’98. Distribuito capillarmente il tutto il mondo, il marchio vanta oggi numerose licenze per l’abbigliamento uomo donna e bambino, gli accessori, la casa.

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Una borsa della collezione SS21

Il nuovo millennio di Cacharel

Nell’ultimo scorcio del ‘900, Jean Bousquet ha un po’ trascurato il suo marchio per dedicarsi alla politica, come deputato e poi sindaco di Nimes. Quando decide di rilanciarlo, nel 2000, si affida al duo stilistico inglese Clements-Ribeiro. Ha visto una loro sfilata in televisione e ha intuito che hanno lo spirito giusto per il nuovo stile Cacharel.

Il 2002 vede il lancio del nuovo profumo Gloria sul mercato europeo.
Nel novembre dello stesso anno esce il libro Cacharel. Le Liberty, un omaggio della griffe al tessuto che è stato alla base del suo successo.  Continua il rilancio del marchio Cacharel, iniziato nel 2000 con un mutamento radicale di stile. Bousquet punta ora alla riorganizzazione distributiva e all’ampliamento del marchio con nuovi accordi di licenza. Il restyling creativo di Clements e Ribeiro ha avuto successo nelle aree in cui il marchio era meno conosciuto (Inghilterra, Asia e Stati Uniti). Ha, invece, incontrato difficoltà in Europa dove è ancora forte il ricordo dell’immagine tradizionale. Per il nuovo piano di retail sono previste aperture monomarca nel 2004 a Londra, New York e Parigi, nel 2005 a Mosca e Bruxelles. Contemporaneamente alla riorganizzazione dei punti vendita, Bousquet porta avanti l’ampliamento di licenze. Firma con Mantero per foulard e cravatte, con Carré Royal per le borse.

Nel marzo 2003 viene firmato un accordo di licenza col gruppo Eminence per la distribuzione in Italia dell’intimo Cacharel (donna e uomo).

Fra le testimonial più celebri di Cacharel si ricordano Gisele Bündchen (per la campagna pubblicitaria di Liberté), Kate Moss (per Anaïs Anaïs) e Laetitia Casta (per Promesse).

Gli anni recenti

Con l’affievolirsi del comparto e-commerce Cacharel torna a puntare sul retail tradizionale e lo fa per la primavera-estate 2014, puntando su offerte di partnership con negozi multimarca e department store. L’obiettivo è quello di far tornare il momento dell’acquisto come un’esperienza da vivere.

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Un dettaglio della collezione SS21

Il marchio francese, dopo aver chiuso il suo ultimo store nel 2008, progetta di ristabilire la propria presenza con 24 boutique e 30 corner nel mondo entro la fine del 2018. Prima fra tutti è la boutique di Parigi nel quartiere Opéra, che apre i battenti all’inizio del 2016, e a cui fa seguito un secondo store sempre nella capitale francese a Saint-Germain-des-Près.

Yes I Am Glorious di Cacharel è la nuova fragranza del gruppo, lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Pesca e Mandarino, mentre quelle di cuore sono Frangipane, Tiarè e Magnolia; le note di base sono Latte, Dolciumi, Sandalo e Estratto di Cedro Bianco.

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Yes I am Glorious

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