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La Biennale di Valencia unisce linguaggi creativi contemporanei

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Città di Valencia

La Biennale di Valencia è la prima manifestazione internazionale dedicata alla comunicazione tra i differenti linguaggi creativi contemporanei, compreso quello della moda. Presenta solo progetti inediti, studiati e realizzati attorno a un’idea centrale, ogni due anni. È un progetto della Generalità Valenciana, diretto da Luigi Settembrini.

La prima edizione è del giugno 2001, inaugurata da uno spettacolo-evento della Fura dels Baus con abiti e costumi disegnati fra gli altri da Jean Paul Gaultier, Versace, Valentino, Issey Miyake, era dedicata alle Passioni. Il tema, interpretato da 150 fra gli artisti più importanti di questi anni, “legava” le mostre curate da grandi artisti. L’evento ha ospitato 250 mila spettatori e gli interventi critici sui media hanno innescato 950 mila “contatti”.

Seconda edizione della Biennale di Valencia

Nel giugno del 2003, la seconda edizione, che aveva come tema La Città Ideale, ha presentato 13 diversi eventi: 5 mostre curate da Lorand Hegyi, William Alsop e Bruce McLean, Mike Figgis e Sebastiao Salgado. Inoltre, hanno partecipato un progetto sociale di Vincente Guallart. Oltre a 2 progetti di comunicazioni ideati da Rafael Sierra, 5 eventi teatrali realizzati insieme alla Città delle Arti Sceniche diretta da Irene Papas. Il tutto aperto dalla prima mondiale di La tua mano nella mia di Carol Rocamora per la regia di Peter Brook e l’interpretazione di Natasha Perry e Michel Piccoli.

Alla seconda tornata della Biennale di Valencia hanno partecipato architetti e designer come Frank Ghery, Toyo Ito, Nigel Coates, Rem Koolhaas, Vito Acconci. Altri artisti partecipanti sono stati Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto, Miguel Navarro, Marina Abramovic, Anne e Patrick Poirier. Ed ancora Wim Wenders, Sonja Km, Clay Setter, Bertrand Lavier, Piero Castellini, Pascal Pinaud, Wim Delvoye, Richard Noonas, Maurizio Nannucci.

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