pierre bergé
Aziende e imprenditori,  B

Bergé, Pierre 1930 – 2017

Pierre Bergé (1930 – 2017) è stato un imprenditore francese, cofondatore della maison Yves Saint Laurent.

 Alle doti di manager ha affiancato la passione per l’arte, la musica e la letteratura.

La passione per le arti

Nato il 14 novembre 1930 a Saint-Pierre d’Oléron, fin da giovane Bergé ha dimostrato la propria passione per il mondo delle arti: a soli 18 anni, dopo essersi trasferito a Parigi, ha iniziato a dirigere una rivista letteraria su cui hanno scritto le migliori personalità dell’epoca, fra cui Camus, Sartre e Queneau. In seguito si è dedicato alla scrittura di saggi teatrali ed è stato segretario dello scrittore e saggista Jean Giono.

A 20 anni conobbe il pittore Bernard Buffet, con il quale ebbe una relazione amorosa e che aiutò nella strada per il successo. In seguito, la sua passione per la musica lo portò ad acquistare e restaurare il Théâtre de l’Athéné – Louis Jouvet di Parigi, che diresse fra il 1977 e il 1981; in quegli anni ideò i cosiddetti Lundis Musicaux, che offrivano un palco alle migliori voci liriche dell’epoca, fra cui anche il soprano Jessye Norman, che lui stesso scoprì e lanciò.

Un importante riconoscimento del suo talento è stata la nomina, avuta da François Mitterand, a Presidente dell’Opéra di Parigi: durante il suo incarico, che durò dal 1988 al 1994, furono avviate le stagioni presso la neonata Opéra Bastille.

Il legame con Yves Saint Laurent

Nel 1958 Pierre Bergé incontrò Yves Saint Laurent; reciprocamente colpiti, diedero inizio a una storia d’amore decennale, rafforzata dai numerosi interessi in comune e capace di superare crisi e tradimenti grazie alla stima e alla dipendenza reciproca. Contestualmente vide la luce un sodalizio commerciale che avrebbe visto in uno l’estro creativo e nell’altro l’amministrazione del successo. Quattro anni dopo, nel 1962, usando in parte i soldi vinti da Saint Laurent nella causa intentata contro la maison Dior per ingiusto licenziamento, i due compagni fondarono la casa di moda che avrebbe garantito loro il successo.

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Pierre Bergé e Yves Saint Laurent.

Nel 2002, dopo che Yves Saint Laurent annunciò di voler lasciare il mondo della moda e chiudere l’omonima maison, Pierre Bergé diede vita alla Fondation Pierre Bergé – Yves Saint Laurent, con lo scopo di conservare e promuovere l’eredità dello stilista. Nel 2017, grazie agli sforzi compiuti dalla Fondazione, furono inaugurati due musei dedicati al couturier francese, uno a Parigi e l’altro a Marrakech.

Nel 2010, inoltre, a due anni dalla morte di Yves Saint Laurent, Pierre Bergé ha pubblicato il libro Lettres à Yves, nel quale omaggia ancora una volta l’uomo che ha amato per tutta la vita e racconta al mondo la loro storia d’amore e il modo in cui ha sostenuto e protetto lo stilista dai demoni che lo attanagliavano.

L’attività istituzionale

Nel 1973, con lo scopo di rappresentare gli stilisti di prêt-à-porter presso la Chambre Syndicale de la Mode, ha istituito il gruppo Mode et Création, che presiedette fino al 1993 e in cui incluse Yves Saint Laurent, Emanuel Ungaro, Chloé, Dorothée Bis, Sonia Rykiel, Kenzo e Emmanuelle Khanh. Nel 1986, poi, fondò l’Institut Français de la Mode, un centro di formazione per i professionisti della moda. Nel 1994 fondò l’associazione Sidaction per sostenere la lotta contro l’AIDS. Sempre alla lotta contro l’AIDS dedicò il ricavato dell’asta organizzata nel 2009 da Christie’s: la vendita della collezione d’arte raccolta insieme al compagno fruttò alla causa oltre 370 milioni di euro.

Il mecenatismo

Il suo mecenatismo permise di realizzare grandi progetti nel mondo dell’arte: nel 1988 sostenne l’acquisizione del Saint Thomas à la pique di Georges de la Tour da parte del Louvre; dieci anni dopo, nel 1998 finanziò il restauro di due sale della National Gallery di Londra, che avrebbero poi assunto il suo nome e quello di Saint Laurent. Nel 1999 partecipò al restauro e alla sistemazione delle collezioni del Centre Pompidou.

Nel 2011, al centro del Jardin Majorelle – acquistato nel 1980 insieme al compagno e da allora trasformato al punto da divenire un’importante attrattiva turistica -, inaugurò il Musée Berbére, il primo al mondo dedicato alla cultura berbera Amazigh. Nel 2014, invece, partecipò al restauro della Villa Kujoyama di Kyoto.

I riconoscimenti

Il riconoscimento del suo impegno filantropico fu la nomina a Mecenate delle Arti e della Cultura, nel 2001. Nel 2015 il Presidente François Hollande lo nominò Officier de la Légion d’honneur; l’anno successivo il re marocchino Mohammed VI gli consegnò la Gran Croce dell’Ordine del Ouissam Alaouite per i servizi resi al Marocco.

La morte

L’8 settembre 2017 Pierre Bergé è morto nella sua casa di Saint Rémy de Provence, all’età di 86 anni, dopo aver combattuto contro una lunga malattia.

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