gian paolo barbieri
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Barbieri, Gian Paolo

Gian Paolo Barbieri (1938) è un fotografo italiano

Gian Paolo Barbieri (1938) ha messo in scena un’immagine teatrale della moda, in bianco e nero e a colori. Legato alle esperienze cinematografiche degli anni ’40 e ’50, le ha utilizzate per la regia delle sue foto. Per esempio, si è ispirato, per un’immagine che voleva forte di tensione, a un’angosciata Ingrid Bergman in Io ti salverò. Dopo un inizio di lavoro con il padre, esperto di tessuti della Galtrucco, e un tentativo di farsi strada nel cinema come attore e come operatore, incontra Tom Kublin, diventa suo assistente e sceglie il mestiere della fotografia.

Barbieri

La carriera di Gian Paolo Barbieri

Era il 1964. Collabora con Harper’s Bazaar e, nel ’65, firma il suo primo servizio per VogueNovità. Nel corso del tempo, ha curato campagne pubblicitarie per alcuni fra i maggiori stilisti italiani e stranieri, da Saint-Laurent a Valentino, da Albini a Versace, ad Armani. Ha pubblicato la monografia Artificiale (’82), Silent Portrait (’84), Tahiti Tattoos (’89) e, per il gioielliere Pomellato, La mappa del desiderio con testo di Antonio Tabucchi.

A Palazzo Reale a Milano nel 2007 ha luogo la mostra dedicata al celebre fotografo di moda, che con le sue 140 foto a colori e in bianco e nero ripercorre la carriera dell’artista che ha ritratto le più grandi icone dello stile, tra cui Audrey Hepburn, Sophia Loren, Veruschka, Iman, Jerry Hall e Monica Bellucci. Nel 2008 a Piazza Risorgimento, Roma, il fotografo celebra la nascita della prima collezione di gioielli preziosi Morellato Gold, attraverso una serie di scatti chiamati La Vera Natura dell’Oro.

Classificato nel 1968 dalla rivista Stern come uno dei quattordici migliori fotografi di moda al mondo, oggi vince il premio Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale. Barbieri continua tutt’oggi ad essere richiesto come fotografo e artista per campagne pubblicitarie e redazionali, oltre ad essere presente con le sue opere nel Victoria & Albert Museum e National Portrait Gallery di Londra, nel Kunsforum di Vienna, nel MAMM di Mosca e nel Musée du quai Branly di Parigi.

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