Accardi
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Accardi, Carla

Carla Accardi (1924-2014): pittrice italiana che ha contribuito all’affermazione dell’astrattismo

Carla Accardi ha realizzato per sé, nel 1949, una spilla-scultura d’oro e brillanti, perle, coralli. Nel dopoguerra, è uno dei primi gioielli d’artista direttamente ispirato da una gouache degli anni di Forma 1: così si era autobattezzato un movimento di artisti astrattisti italiani.

Mostra Carla Accardi

L’infanzia 

L’artista nasce a Trapani nel 1924 in una famiglia benestante, che le riconosce un grande talento e la supporta negli studi creativi. Così Carla riesce a studiare a Firenze e a Roma dove viene in contatto con l’ambiente artistico dell’epoca.

Gli anni dell’astrattismo

A Roma inizia a frequentare gli ambienti culturali inerenti all’astrattismo e, qui, diventa l’unica donna a far parte del gruppo Forma insieme a Dorazio, Perilli, Consagra, Turcato e Sanfilippo che poi diventerà suo marito. Il gruppo aveva l’ambizione di:

Cambiare il mondo con il marxismo, la psicoanalisi, ma anche con l’astrattismo

Nell’ambiente culturale dell’epoca il gruppo di astrattisti era solito scontrarsi con altri gruppi artistici, quali i figurativi, di cui ricordiamo far parte personaggi come Scipione e Guttuso. I temi di dibattito non erano solo di carattere artistico, ad esempio i figurativi sostenevano il realismo socialista e il neorealismo, ma anche di carattere politico.

Un avvenimento interessante a riguardo può essere fatto risalire al 1952 quando giornali come L’Unità e La Rinascita “scomunicano” l’astrattismo in quanto corrente artistica, poiché non in grado di raccontare la realtà (obiettivo dell’arte).

Gli anni del Femminismo

Dagli anni Settanta in poi, l’artista si dedica ad un progetto femminista assieme a Carla Lonzi ed Elvira Banotti. Con loro formò il gruppo “Rivolta Femminile”, il cui manifesto fu redatto a casa della Banotti in Tratevere.

museo del novecento mostra
La Rivolta Femminile.

Quando però il movimento è al suo apice, decide di distaccarsene poiché si rende conto di essere essenzialmente un’artista e solo accidentalmente una donna.

Negli anni successivi viene nominata membro dell’Accademia di Brera (1996) e nel’anno successivo acquisisce il ruolo di consigliere nella Commissione per la Biennale di Venezia.

Nel ’98 la sua città natale, Trapani, le dedica una retrospettiva nella Chiesa della Badia Grande.

Improvvisamente il 23 febbraio 2014, l’artista accusa un malore e viene portata d’urgenza in ospedale a Roma. Purtroppo, non ci fu nulla da fare e Carla Accardi muore poco dopo essere giunta in pronto soccorso. I funerali si sono tenuti il 28 febbraio 2014 in Campidoglio.

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